Stamattina ho respirato per la prima volta l’estate nell’aria.

Ti svegli e sai che e’ vacanza. Ti senti libero. Mi piacerebbe davvero riuscire a descrivere questa sensazione, ma non e’ un’impresa per niente facile. Cos’e'? Sara’ il sole fuori dalla finestra? O e’ il flusso d’aria fresca che entra dalla porta aperta di camera mia? Sara’ l’orario che dice 9.34AM ma io sto’ ancora dormendo con tanto di bava sul cuscino, caccola all’occhio, e gamba scoperta che penzola giu’ dal letto. Apro gli occhi a fatica e’ la prima cosa a cui penso e’ spiaggia.

L’odore del sole e’ davvero inebriante oggi. Certo che il sole ha odore; come l’intenso blu del cielo verso le due di pomeriggio ha odore. Per non parlare poi di quella brezza che proprio quando te lo scordi ti ricorda che e’ estate.

Si, stamattina mi sono svegliato proprio di buon umore. Il corso estivo di fisica e’ finalmente finito. Il pensiero che in un mese potro’ andarmi a bere una birra con gli amici dopo mangiato mi eccita non poco. In programma, due notti a Las Vegas con Miss T., un paio di amici, ed un paio di galloni di Martini. Se tutto andra’ come deve andare il 17 Settembre verso le 8 di mattina dovremmo essere sulla I-15 diretti verso il Nevada.

Ma senza perdere troppo tempo, torno immediatamente al 18 Agosto, mi indosso il costume, prendo il telo da spiaggia, mi metto gli occhiali, chiavi, cellulare, e Ipod in tasca e via che esco di casa: destination Pacific Beach.

Una giornata stupenda. Ho addirittura deciso di fare il bagno (giusto per evitare fraintesi, qua a San Diego non e’ rituale fare il bagno a meno che tu sia un surfer equipaggiato con tanto di tuta termica. L’acqua qui a San Diego e’ gelata.)

Verso le 5 di pomeriggio torno a casa. Raphael, uno dei nuovi studenti, ha appena comprato una longboard della Sector. Non perdo due minuti ed esco di casa per provarla. Una longboard non ha nulla a che fare con un normale skateboard da strada. Diciamo che paragonare una longboard con un normale skate e come paragonare una moto da cross con una moto da strada: con la prima ci fai impennate, sgommate, salti, e trick di vario genere, mentre con la seconda scheggi tra una macchina e l’altra ad alta velocita’.

Dopo una decina di minuti, giusto il tempo necessario per adattarsi alle differenza della nuova tavola, comincio ad andare a scheggia su e giu per la pista ciclabile della Liberty Station una zona a due metri (o meglio quattro piedi) da casa. Qui, mi sono immerso in una bellissima zona di San Diego mai vista prima.

Verso le 7 di sera torno a casa.

A San Diego e’ finalmente arrivata l’estate. Ritardataria, ma anche lei si e’ fatta viva.