Full Immersion nel Megalomanismo » besie

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Eu te amo esquilinha!

Oggi ho portato Miss T. all’aeroporto. Miss T. e’ tornata in Brasile.

Obrigado baby!

I’m still puzzled.

It’s 2.47 AM. I am at a party that Miss T. and her friends just thrown.

After a few beers I decide to go to the bathroom. I try to open the door but it seems to be locked; I realize that someone is inside. I knock the door once. Nothing. I knock the door twice. Nothing. I think someone is inside tossing cookies or something so I decide just to stand against the wall waiting for a miracle.

After a few minutes a see a tall and good looking girl coming out who looks everything but drunk. Completely clueless, I enter in the bathroom, i lock the door still wondering though what she was doing for so long. Whatever. I’m in front of the toilet I start peeing but after a few seconds I realize that the toilet seat is still down. I make a pause, I pull it up and then I continue. After a relaxing and good minute piss had in complete silence I button up my pants. I flash. I turn around zipping my zipper up when a fucking smily guy comes out from the fucking shower.

He is like, “calm down man it’s not like you are thinking.” I am like “Jesus Christ what the fuck are you doing inside the shower I mean, Jeeez I swear you freaking scared the shit out of me. Damn it!” After 10 seconds of intense owkwardness I am like “Screw you! You are the one that at the last party was trying to screw that girl on my bad, aren’t you? I told you the last time, take a towel go to the beach, (because in San Diego there are beaches), and you go doing whatever you want, alright? Already told you man, not inside the house, and not in the bathroom Christ sake. I mean, how romantic. And lastly, not because I wanna be a bitch, but you knew somehow that this was gonna happen. I mean, people, at parties, need to go the the bathroom sometimes, you know? Look the next time add foreplays to your intercourse so everybody is going to need to use the neighborhood bathroom, alright? Ok now I go. Oh actually there is one last thing: when before you could have been the one who was screwing the girl in the bathroom, now that we go out the bathroom together you are the sucker faggot. Haha, hopefully nobody will see us…”

I don’t see the guy anymore; I wonder if he actually went to the beach with the girl or he went away cause I umiliate him or something.

You were not there guys but I got so – damn – scared! I wish you could have seen it.

For today this is all.

An Indian On the Beach

Ciao bellissimi, come andiamo?

Recentemente ho avuto la sensazione che questo blog abbia bisogno di qualcosa di nuovo (sara’ che aggiornandolo una volta al mese il tutto risulta poco dinamico). Vedremo cosa porterá questo mese di vacanze. Vacanze? Si, si, ho recentemente finito il secondo semestre al City College e devo aspettare fino al primo di Giugno per sapere come sono andato: vi sapró dire presto, anche se si aspetto di ricevere tante B e poche A. D’estate, m’aspetta un corso dedicato solamente a fisica meccanica che inizia il 22 Giugno e finisce 26 Agosto 4 giorni a settimana 4 ore al giorno. Saró in grado di tener botta? speriamo, anche perche’ fallire non e’ proprio un opzione.

Come ho scritto in uno dei commenti nell’ultimo post, rimarró a vivere dai Graves. Lo so, anche io avevo voglia di cambiare aria, ma per ora rimanere da loro sembra essere davvero la cosa migliore da fare. Magari dopo Natale ci posso fare un altro pensiero a proposito, anche perche’ di stare con i Graves fino alla fine della mia carriera scolastica non ne ho proprio voglia.

In questi giorni di vacanza le cose da fare sono tante ma la voglia di mettersi sembra essere poca.

Prima di tutto mi sono promesso di colmare lacune di matematica che mi stanno uccidendo piano piano. Tra la tecnica che si fa desiderare nell’utilizzare l’algebra e la parziale ignoranza in trigonometria se non mi metto li in questi 30 giorni di vacanza i prossimi semestri li passo a piangere sulle delle misere C prese a causa di stupidate elementari.

Scuola a parte, questi sono giorni in cui lavorare part-time non sarebbe un’idea malvagissima considerato il fatto che a breve sono intenzionato a farmi un weekend in LA con Miss.T. e giusto alla fine di Agosto ho in programma di spendere 5 giorni a New York con Mr. Frostolo also known as Frost. Domani ho in programma di svegliarmi alle 8.30 AM al fine di cercare un impiego in Little Italy (sarebbe gia’ un buon risultato se mi sveglio considerato che e’ Sabato mattina). Vi sapro’ dire.

Novita’ novita’ novita’… Oggi sono stato cacciato via da un’altra casa. Questa volta non dalla casa dei Graves ma dalla casa di Tabata. No, la persona che mi ha cacciato non e’ stata lei ma una delle 4 ragazze con cui vive. Ho passato un paio di giorni in casa loro giusto dopo la fine del semestre, considerato il fatto che ultimamente a causa degli esami di fine semestre non avevo avuto molto tempo da poter spendere con Miss.T. Dopo questi due giorni sono stato accusato d’essere frutto di disagio. La cosa che mi da’ da fare e che son sempre stato super attento riguardo ogni mia mossa in loro presenza, mi e’ sembrato di aver contribuito ad aiutare in casa, ed in fine non mi sembra di aver approfittato della loro ospitalita’. Va beh. Ho porto le mie piu’ sincere scuse e me ne sono andato. Il mondo VS Miss.T. and Francesco. Ma noi non molliano.

Ed infine la ciligina sulla torta.


Come chiaramente dice il titolo “An Indian On the Beach”, prima o poi dovevo citarlo l’indiano sulla spiaggia. Tre giorni fa mi e’ capitato di ritrovarmi in Ocean Beach e come potete notare dalle foto, un Indiano in completo che girovagava sulla spiaggia in un modo piuttosto insolito, e’ stato fermato dalla polizia con l’accusa di indossare vestiti fuori luogo. Dopo essere stato controllato da cima a fondo la polizia ha dovuto rilasciarlo non avendo motivi per trattenerlo.

Ma quindi se indosso un completo e vado sulla spiaggia devo essere disposto ad essere umiliato dalla polizia davanti a tutti? Che triste.

Per oggi e’ tutto ragazzi. Alla prossima.

Il Sig. Week End

Mercoledi’ 05 Maggio 2010

08.05 A.M. Vado a Scuola.

11.00 A.M. Vado al centro Salvation Army a fare volontariato (progetto di storia).

04.00 P.M. Torno a casa. Entro in camera. Un iPod. Un biglietto. “I will never forget you, amorzinho, esquilinho, mimizinho – by Miss. T.”. wow.

07.00 P.M Judy mi parla. Mi hanno scoperto. Non posso piu’ dormire con Miss. T.

01.00 A.M. Dormo. Miss. T. mi sveglia e mi dici che domani va a vivere con le sue amiche. Io dico di si senza capire cosa dice.


Giovedi’ 06 Maggio 2010

9.35 A.M. Vado a scuola. Do il mio penultimo test di mate. Un disastro (ma si spera comunque in un voto decente). Media dell’A rovinata sicuramente.

12.00 A.M. Vado al centro Salvation Army a fare un paio di ore di volontariato.

02.00 P.M. Prendo il trolley con Peter. A Peter non e’ mai piaciuta Tabata. Peter scopre l’iPod che Miss.T. mi ha regalato e si incazza dicendomi che non lo avrei mai dovuto accettare aggiungendo in fine che mi sto’ approfittando della sua bonta’. Litighiamo e dico cose che non voglio dire.

03.00 P.M. Torno a casa. Vedo Miss. T. e 200 sue amiche che spostando valigie dalla camera alla macchina parcheggiata fuori casa. Mi dice di chiamarla piu’ tardi.

04.00 P.M. Esco. Vado a mangiare qualcosa con Peter.

05.00 P.M. Torno a casa. Vedo Charlie. Vedo Judy. Devo trovare un altra sistemazione entro 30 giorni.  L’articolo Hot News sul mio blog sembra non essere piacuto troppo a Judy. Judy e’ molto arrabbiata. Charlie altrettanto. Esco di casa. Dove vado? Peter.

6.00 P.M. Mi fa entrare. Parlo con mio padre. Mangiamo. Guardiamo un film.

01.00 A.M. Dormiamo.

01.30 A.M. Mi sveglio. Mi riaddormento.

03.30 A.M. Mi risveglio. Mi riaddormento.


Venerdi’ 07 Maggio 2010

10.30 A.M. Mi sveglio. Vado a “casa”. mi faccio una doccia. Judy non mi saluta. Charlie non mi saluta e non mi guarda. Torno da Peter.

01.00 P.M. Comincio a scrivere un tema d’inglese (minimo 7 pagine in MLA) che devo consegnare di Lunedi’. Dopodiche’ comincio a scrivere un altro tema di storia (minimo 3 pagine in MLA) che devo consegnare lunedi’ per ricevere feedback dall’insegnante prima di consegnare la versione finale.

08.00 P.M. Mangiamo.

09.00 P.M. Telefilm. Mad Man (1′ episodio 3′ serie)

11.30 P.M. Letto.


Sabato 08 Maggio 2010

08.00 A.M. Mi sveglio. Ho molto da fare.

08.40 A.M. Porto la bici che prendevo a prestito dai Graves ad aggiustare.

09.40 A.M. Dopo un’ora spesa a camminare arrivo. Scopro che il negozio di biciclette ha fallito.

09.50 A.M. Decido quindi di procedere con il mio programma giornaliero. Portare il Mac a “aggiustare”. Il problema e’ molto semplice: il cestino non si svuota. Non ce programma che possa risolvere il problema. Ho bisogno di un Genius.

10.25 A.M. Arrivo a Mac Store. Spiego il problema al Genius. In meno di 30 secondi e 5 click di mouse il problema e’ risolto. Mi sento piccolo piccolo e sempre meno uno che vuole diventare un tecnico informatico. Esco dal Mac Store.

12.00 P.M. Torno a casa di Peter. Continua a scrivere i miei temi.

2.00 P.M. Io e Peter andiamo in Ocean Beach. Porto la bici con me sperando di trovare un negozio di biciclette. Lo trovo. Aggiusto la bici.

6.00 P.M. Torniamo in Point Loma. Continuo i miei temi.

8.00 P.M. Cibo.

9.00 P.M. Film. Casino (1995 directed by Martin Scorsese)

1.00 A.M. Letto.


Domenica 09 Maggio 2010

10.00 A.M. Mi sveglio.

10.20 A.M. Vado dai Graves a mettere la lavanderia nella lavatrice.

11.00 A.M. Chiamo mia madre. E’ la festa della mamma.

11.40 A.M. Torno dai Graves. Travaso la roba dalla lavatrice all’asciugatrice. Vedo Judy. Vedo Charlie. Porgo le miei piu’ sincere scuse per l’inconveniente. Mi perdonano. Devo comunque trovare un altro alloggio.

12.00. P.M. Scrivo tema di inglese.

01.00 P.M. Cibo.

02.00. P.M. Scrivo tema di inglese.

03.00. P.M. Scrivo tema di inglese.

04.00. P.M. Scrivo tema di inglese.

05.00. P.M. Finisco tema di inglese.

06.00 P.M. Torno dai Graves dopo 2 notti passate fuori casa. Vado a prendere i vestiti nella asciugatrice. Li piego e li metto via.

08.00 P.M. Cibo.

09.00 P.M. Gioco Xbox (Call Of Duty World at War aka CODWAW)

10.00 P.M. (il mio) Letto.

God bless this weekend.

Hot News!

Come se non ci pensassi abbastanza di scrivere qualcosa ogni giorno che passa. Ma piu’ mi impunto piu’ la mente si svuota e mi ritrovo a postare video che riprendono panorami, croci e culi. Cazzo si’, e’ proprio vero che piu’ sono le energie spese nel volere qualcosa piu’ quel qualcosa si allontana; ma stasera rompo la regola e scrivo quello che mi passa per la testa: basta seghe mentali.

Prima di cominciare a scrivere episodi che potrebbero urtare la moralita’ di qualcuno ecco un paio di suggerimenti:

1) Se sei minorenne continua a leggere, non me frega un cazzo!

2) Se pensi che episodi di natura sessuale non possano essere narrati su un blog aperto al pubblico perche’ troppo intimi per essere condivisi allora ti invito a non leggere il resto dell’articolo.

3) Continua a leggere solo e solamente se non hai aspettative di alcun genere e non hai proprio nient’altro da fare.

Prima di tutto come potevate intuire da soli, aggiornamenti sulla mia vita “sessomentale”, tanto lo sappiamo tutti quanti dai, basta mentire: questa, oltre essere l’unica cosa che interessa davvero, e’ anche l’unica carta vincente che mi posso giocare per catturare l’attenzione di quegli ex-lettori che hanno ormai perso la speranza nel trovar qualcosa di leggibile da queste parti. Come dice LuigiGianluigi, “Morte e sesso: vedrai che il tuo blog salirà alle stelle”.

Bah cheddire, la donzella e’ sempre la stessa, il tipo di relazione in cui siamo involti pero’, non proprio. Immagino di non avervi ancora detto che tutta questa storia con la Brasiliana e al 100% secret tipo Romeo e Giulietta. Vi chiedete perche’, uhm?? Una volta a cena, mi e’ capitato di fantasticare sessualmente del tipo io che sgattaiolo nella camera di una studentessa e fare scintille tutta notte. Charlie salta su e urla “You try to do anything like that Francesco, and you’ll find your focking ass kicked out of this damn house!”.

E’ ormai da un paio di mesi pero’ che miss.T vive in casa Graves ed e’ da un paio di mesi che non dormo piu’ nel mio letto. Per una cosa o per l’altra mi ritrovo sempre nella stanza sbagliata. Park, che tecnicamente sarebbe il mio nuovo compagno di stanza da un mesetto circa, mi conosce a malapena. Certe volte mi sono fatto venire sensi di colpa del tipo, “oh ma poverino, e’ la in camera da solo. Faro’ la figura del maleducato a comportarmi cosi?”, ma poi ci penso bene e mi chiedo “Quanto avrei dato per avere il mio ex-compagno di stanza Tim fuori dai coglioni?”. I sensi di colpa me li sono fatti passare mooolto velocemente. Alla fin fine, lui sta’ pagando per una camera da condividere con un altro studente ma si ritrova con una camera singola tutta per se. Mica male.

Tutto questa segretezza con miss.T pero’, porta il sottoscritto a stressare un po’ piu’ del solito. Ogni porta deve essere chiusa a chiave. Ogni tenda deve essere tirata. Devo essere sicuro che nessuno stia gironzolando in casa senza meta. Quando sento un rumore sospetto, mi precipito in camera mia, non importa che ore siano (tre di pomeriggio e tre di notte e’ diventata la stessa cosa).

Ovviamente pero’, in queste circostanze, qualcosa doveva inevitabilmente accadere.

Sono le 23.00. Ho controllato la casa un paio di volte. Tutti sono a letto. Entro in camera sua, e proprio appena mi tolgo i pantaloni, toc toc. PORCA LA TROIA! Mi rivesto alla velocita’ della luce e controllo fuori dalla porta: nessuno. Qualcuno ha bussato alla finestra che affaccia il giardino interno. Charlie. Charlie mi ha sgamato, ma non dice niente.

Sono le 15.00. miss.T, super allupata, irrompe nella mia stanza (Park e’ ancora scuola). Ci denudiamo. [5 minuti dopo]. toc toc toc. “PORCA VACA ZOCCOLA NIMELA!” Chi bussa alla finestra? La nuova studentessa arrivata il giorno prima. Si e’ scordata le chiavi! Non ci credo. Mentre la Brasiliana le urla con tono piuttosto intollerante che sto’ andando ad aprire la porta mi infilo i pantaloni, vado ad aprire e le spiego quello che pensavo non avrei mai dovuto spiegarle.

Che posso fare? attendo, che tanto si sa: non c’e’ due senza tre.

La parte triste di tutto cio’ e che io mi ci sto’ affezionando cavolo. Lei tra un paio di mesi se ne torna a casa, ed io ci rimarro’ come un pesce lesso. Chissa’ chi lo sa’ come andra’ a finire.

Per oggi e’ tutti belissimi. Alla prossima!

“The Beep” – Based on a true story

It’s 4:16 am. Silence spreads all over the house: no sounds at all. Francesco, covered by at least 12 blankets is sleeping inside his comfortable twin bed. His roomate Felipe, joined with a couple Brazilian friends, left home yesterday morning, decided to spend the weekend in Las Angeles also known as LA. Francesco is by himself in the room. The sun hasn’t risen yet. The darkness is still part of San Diego city. But something is about to happen. Something very annoying is ready to ruin Francesco’s morning and freak him out very bad.

Beep (an elettronic and loud sound occurs the room).

Francesco opens his eyes. He checks the time: it’s 4.17 am. He doesn’t understand why he’s awake. He rolls on his right side even if he normally prefers to stay on the left one.

He likes the way how his two pillows are so soft and comfortable piled up the way they are, one on the other. He likes to hug one of them when he sleeps. After a few minutes, he refalls asleep.

Beep (the same loud sound again).

Francesco, kind of disappointed and with a bit of anger, opens his eyes again. Checking the whole room around, he’s wondering what’s going on. His face looks very sleepy and one of his eye is barely opened. “What the hell is that beepy noise breaking into my dreams?”, he is wondering while he is drooling on his pajamas. The high frequency of the sound made him confused and uncapable to understand where it came from. He checks his cellphone even though he knows it doesn’t have that kind of ringtone, and most important thing, he realizes that the day before he didn’t set any alarm clock for the day after. His cellphone’s screen doesn’t show anything other than the regular background image picturing three palms tree and a couple surfs leaning against a wall and the actual times shown in the middle of it: it says 4.21 am. The cellphone is not the problem.

Beep. beep. beep. (the sound occurs in the room again).

He suddenly stands up and starts killing everything which could make an elettronic sound like that one. He takes off batteries from the roomate’s laptop, the bedside clock, the wall clock, the wireless joystick of the Xbox (even if it sounds stupid… yes, he did it) and for being sure he unplugs the room phone, the Xbox and the charger of the camera Nikon D40. After a short amount of time he actually decides to turn off the whole power strip which includes television, a few speakers, a desk lamp, a broken dvd player and a working one. Satisfied of his work he goes back to sleep.

After ten minutes of silence he prodly thinks he won the battle. Yes, he thinks he won it against the beeper, whatever it was.

Beep. (the same sound again).

Eyes open again. Francesco is terrified. He doesn’t even try anymore to find the “guilty” elettronic device which is ruining his sleep. He goes to the kitchen to make himself some tea to calm down and relax. It’s cold in there, even more than it was in the bedroom. He is shaking but he is comforted by the fact that the hot tea is almost ready to warm up his cold body. He takes his cup of hot water out of the microwave and in it he steeps some black tea he found into that little mexican figure on ledge above the sink. He seats down on one of the bar stool next to table and he finally takes a seep of his bitter tea.

Beep. Beep. Beep. (the sound comes from the room, far away from the kitchen but still there).

“Jesus Christ, what the fuck the hell it’s wrong this morning”, loudly talking to himself. He leaves the tea on the counter running than forward to his haunted room. “The cell phone!” he thinks. Francesco remembers he hasn’t tried to turn the phone off yet. “That’s the last thing remained that can make that annoying sound”. He quickly opens the cover up and hitting the phone against his carpal, he makes the battery pops out. “It’s been a piece of cake”, he says. “You were the one, such a bastard. I swear to God tomorrow I’ll sue AT&T to be making defecting ph…”

Beep. (another annoying noise occurs in his room).

He wants to punch something but at the same time he wants to cry. He doens’t know what to do. He checks the time: it’s 4:58 am. “Cristo, voglio dormire”, swears in Italian.

It’s been almost 40 minutes that Francesco is been trying to sleep even if the sound drives him crazy. He tries to cover his ears with the pillow unsuccessfully. He doesn’t like his pillows anymore. He is rolling around inside his bad, like a carp kept outside the sweet water of its own river would do.

Suddently, a shocked expression on his face: he just remembered that sound. Yes, it was something he has already heard in the past. He heard that sound when Tim, his old roomate, was still living with him. “Oh my God, it doesn’t make any sense”, he thinks, “it cannot be that!”. He gets closer and closer to the thing. With a intrigued expression, he observes the thing for a few minutes waiting for a cocrete prove. He doesn’t feel anymore the tiredness. Now he is like an impatient hunter about to kill his prey no longer far enough to escape from him. He is as close as he can, about to put his hands on it and then disconnect its battery forever.

Beep.

“Shit. Damn it. You fuck ass. My fucking ears. Fuck. Jeezzz Crist my Ears. Ahhhh!”, swearing by himself in the room. He quickly opens that little rounded yellow device attached to the ceiling and with violence he rips the battery out of it obtaining then the deserved silence.

That was it. That was the end of the defective fire alarm installed in Francesco’s room.

The thing

The thing


Here, another old experience with the same fire alarm.


sull’orlo dello sclero..

Ciao ragas.. e’ troppo tempo che non mi faccio vivo su questo blog, vero? eh si, lo so! Non ci posso fare davvero niente pero’.. il tempo sembra non darmi tregua..

Stranamente sono in Starbucks. Si’ ragazzi sono sempre qua, e ne sono ben consapevole. Siano i compiti da fare per il giorno dopo, siano le due righe da scrivere sul blog quando mi capita o sia una di quelle cose che richiedono un minimo di concentrazione ed un ambiente armonioso, decido di venirla a fare sempre qua in Starbucks. E’ uno di quei luoghi che mi scaldano e mi fanno sentire a mio agio. Non so se sia per la gradevole musica in sottofondo, per il continuo caffe’ disponibile o ancora per il fatto che quasi tutto intorno sia di un colore caldo legno, ma questa sensazione di essere a casa mia ogni volta che sono qui a prendere un caffe’, non me la togliera’ mai nessuno.

Tre giorni fa, ho avuto un appuntamento “di lavoro” (qui in Starbucks ovviamente), con una signora di nome Holly. Questa Holly offre cathering per cerimonie come matrimoni e compleanni, e vorrebbe in qualche modo pubblicizzare la sua attivita’ online tramite un sito web. Non stavo cercando niente di meglio che un po’ di cash e della buona esperienza da mettere da parte. Continuando a parlare con lei pero’, scopro che nella stessa homepage del sito, non vuole presentare solo la sua attivita’ di cathering, ma vuole presentare anche la sua seconda attivita’ che consisterebbe nel riallineamento del tuo chakra interiore e nella purificazione dell’anima, che non centra proprio niente con un’attivita’ di cathering. “Va beh.. si puo’ fare dai..” mi sono detto ieri. Allora ho cominciato a buttare giu’ della grafica calda e rilassante che potesse in qualche modo centrare con entrambe le cose.

primo schizzo

risposta da parte sua dopo una mezzoretta:

“interesting idea… but background color scheme needs to be brick red…

eDeN HeALTHY… I would like the E’s to be same size as rest of text just in small print…”

Allora mi tiro su le maniche e riprovo ottenendo questo:

secondo schizzo

Risposta da parte sua dopo dopo un’altra mezzoretta:

“This is better.. you’re closer.. I would like more scroll~so it flows~to give it an organic feel… but it should be on the right side so the Name sticks out first….the color should be more of a golden yellow so that it pops on the red…The font needs to have more flow as well… it seems too stiff… I need to see more options… it needs to move you… like breathe… it swirls…”

Io a questa tipa qua gli trovo l’header che gli piace poi le dico “o mi paghi all’ora o cerchi qualcun altro”, perche’ io solo per una grafica non mi sono mai scervellato cosi’ tanto. Adesso appena finisco di scrivere quest’articoletto mi metto li e vediamo se riesco a tirar fuori qualcosa che le puo’ interessare.

Ma fosse solo per questo non mi considererei sull’orlo dello sclero. Diciamo che un’altra serie di cose non troppo positive stanno accadendo e sembrano non darmi tregua. A seguire un paio di aneddoti.

Un paio di settimane fa ho lasciato la bicicletta sul porta biciclette del bus. Ebbene si’, sono riuscito a lasciare la bicicletta sul bus numero 8 mentre stavo andando ad un party in Pacific Beach. Fortunatamente nessuno l’ha presa e la sono andata a ritirare il giorno dopo al deposito degli oggetti smarriti della MTS.

Un’altra volta sono andato a comprare un regalo per un amico e tutto bello soddisfatto di essere riuscito a fare qualcosa di altruista mi sono incamminato verso la fermata del Trolley. Arrivato in Old Town scendo dal trolley e di che cosa mi accorgo dopo dieci minuti? di aver lasciato questo bellissimo regalo sul Trolley. Sprofondo nella depressione.

Se non fosse per Peter, io qua mi sentirei proprio solo come un cane. Manon va via domani. Il mio compagno di stanza Daische e’ andato via l’altro ieri. Ormai, dopo tutto questo tempo passato in mezzo a gente che arriva e poi se ne va, ho capito che non posso affezionarmi a nessuno. Dopo un po’, non hai neanche piu’ voglia di provarci, a conoscere nuova gente intendo. Si lo so, sono drammatico quando parlo di me ma le cose stanno andando davvero un po’ cosi’ in questi giorni.

Devo cominciare ad uscire con soli americani.

Dopodomani e’ il giorno del ringraziamento. Tra un mese e’  Natale. Insomma non vedo l’ora che questo periodo sia finito. Qualche giorno fa stavo pensando di farmi una settimana in Italia con i soldi messi da parte finora. Massi’ sarebbe stato carino rivedere i miei per Natale e la signora Neve che non vedo da due anni, ma tra una cosa e l’altra ho pensato di lasciar stare considerando che non ne varrebbe la pena.

Per quanto riguarda scuola almeno, sembra andare tutto regolare. Rischio nella classe d’Inglese ma alla fine se mi impegno dovrei passare. Per tutte le altre materie vado da Dio, matematica compresa. La classe di Java mi e’ incominciata ad interessare parecchio. Peccato che tra meno di un mese ho finito; mi sarebbe piaciuto continuare.

Direi che questo per oggi e’ tutto signori. Spero di risentirvi preso con un paio di notizie migliori di quelle date oggi.

Un caloroso abbraccio prenatalizio a tutti quanti e un grazie a tutti per leggermi! ns3