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I’ve felt kind of caged lately..

Before starting, I would like to say that today I decided to write an English post because I’ve noticed that some of my International friends who read my blog are finding challeging to follow everything I write. Considering also, that today I was in front of my laptop for about an hour and I couldn’t find anything to write at all and now that I just started to write in English I can figure out how to write my thoughts down, I picked English as the language for this post.

It’s been a while I feel different about staying here at the Grave’s House. It’s been a while I feel like to try something different and move out somewhere else, maybe with some other students. I remember that at the really beginning of my experience I didn’t feel this way. It used to be very nice being here: I’ve always felt more than comfortable, most of the students who lived here were nice people to live with and the relation with Judy and Charlie has always been more than satisfactory. Obviously in a little more than an year I encountered some problems but the whole picture resulted to be better than what I was expecting. I felt this way until a few days ago when I changed my mind.

Right now the only students here are me and Sachiko, a girl from Japane who barely speak English even though I have to admit she’s improved very quickly since her first day here. Even though she is trying very hard, It’s very annoying to think that lately she is the only person who I can talk with. Another thing I can’t stand is how Judy behaves with me sometimes. She thinks I’m her little puppy that has to be feeded and cleaned. She really acts like I’m twelve and the worst thing is that I can’t do anything because all she does is meant to be good and helpful. Sometimes I think that my unconscious wants to be treated like this, the problem is that I don’t really like it. I don’t know if you are still following what I’m saying… But these, of course, are not the Major reasons I wanna leave even though they help a lot. I’m twenty years old and I feel I should start to think about me in a different way. I’ve been always the one pampered by the parents and now I’m in America pampered by my host parents. I don’t want this. I don’t really feel twenty years old. Even though most of the time it is kind of convenient, I don’t wanna keep living like this.

Unfortunately, right now I can’t move out because of many reasons, but as soon as I’ll be able to do it I will. I already know how my family is going to react about all this story. “You are twenty Francesco, you have all your life in front of you, and, as soon as you are done with the school you can do whatever you want but now you need to focus on your studies”. This is correct. Respect for my parent’s suggestions. But I also think that move out by myself and try to live a different lifestyle for an year is something I can handle and at last but not least important something that I gotta try now that I have the opportunity. In less than six moths I’ll get a certificate which will allow me to work legally in the US. As soon as I get this certificate I could work like three days a week and make enough money to pay the difference. I will need to think about it. I really feel I have to do it. I don’t want to be under the rules of anybody in the place where a live and most important I wanna taste what means live alone.

When it will be the time I’ll make the move.

Gay Pants, il Japa Daische e Manon la ragazza Franco Svizzera!

Ciao stupendissimi.. come andiamo?? Io me la sto’ passando alla grande, ed in questo momento, sono in camera mia connesso ad internet. Ebbene si ragazzi: Francesco finalmente, dopo aver vissuto per un anno in casa Graves e’ finalmente riuscito a convincere Judy e Charlie a comprare un diffusore wireless che mi facesse arrivare il segnale in camera. Ma questa fortunatamente, non e’ l’unica novita’ di queste due ultime settimane di assenza su Full Immersion. Se poi devo dirla tutta, piu’ che novita’ da raccontare, ho solo un paio di foto da postare e due chiacchere riguardo alle nuove entrate in casa Graves ed ovviamente riguardo alla mia “super-active” vita sentimentale.

Comincerei aggiornandovi riguardo ai movimenti studenteschi in casa Graves. Jumi, la ragazza giapponese che e’ stata con noi tutti questi mesi, ha lasciato San Diego, tornandosene in Giappone pochi giorni fa. L’ultimo ricordo che mi ha lasciato e’ stato il seguente pensiero scritto su post-it inserito all’interno del mio portatile:

“Dear Francesco, Pinky, Gay pants or my brother, it was really nice to stay with you. Sorry about leaving without meeting you, but I will be back in San Diego when you are there, ok? Keep in touch on Facebook. I’m gonna miss you.”

Yumi ns3

“Thanks Yumi, for all those unforgettable moment we spent togheter.. I’ll miss ya as well! And don’t forget that you are always welcome! Goodbye!!!

Francesco

Dopo essermi preso la liberta’ di rispondere in diretta alla nota lasciata da Jumi, vi spiego super velocissimamente il significato di “Gay Pants” considerandola una storiella buffa. Tutto e’ nato da un paio di pantaloni che dopo averli lavati la prima volta mi calzavano come se fossero una 29 invece che una 33. Il problema e’ che volendola avere vinta, la settimana seguente nel tentativo di allargarli, li indossavo, facendo poi 10 minuti di stretching nel giardino somigliando piu’ ad una gallina che ad un Homo Sapiens Sapiens. Quindi, dopo diversi giorni passati ad essere stato osservato dalla giuria in cucina, questo irritante nomignolo e’ saltato fuori.

Lo so, certe volte me la vado proprio a cercare.

Adesso, al posto di Yumi, e’ arrivato un ragazzo giapponese di 23 anni di nome Daische. Sembra un Japa regolare: una dozzina di collanazze con teschi incazzati al collo, capelli semi lunghi dietro con frangia che gli copre completamente la fronte, vestiti bizzarri del tipo magliette smanicate con disegnato Pikachu ed una notevole padronanza della pronuncia inglese. Tutto regolare.

Riguardo agli aggiornamenti Casa Graves direi che questo e’ tutto. Ebbene si, per ora gli unici studenti siamo solo noi due: io e il Japa Daische.

Passando ad altro, oggi sono uscito con una tipa. Si chiama Manon ed e’ franco-svizzera. Cavolo questa e’ veramente una di quelle che ne vale per dieci. Simpatica, solare che non ha cavolate per la testa e a mio parere, pure molto carina. Ovviamente la sfiga vuole che stia qui in San Diego per soli due mesi, quindi vedremo come andra’ a a finire. Chissa’ chi lo sa.

In “ultimis” ecco un paio di foto scattare in Ocean beach con Peter:

E per oggi ragazzi questo e’ tutto. Grazie per l’attenzione e a risentirci presto! ns3

Ritorno nello stivale!

Ciao a tutti ragazzi.. Come va?!

Ormai oggi e’ il terzo giorno che sono qua a Reggio nell’Emilia. Eggia’, sono arrivato il 13 Giugno verso le 6 di mattina all’aeroporto di Milano Malpensa. Ebbene si, anche se sono qua a Reggio, ho deciso di scrivere quest’ultimo articolo conclusivo di questa bellissima esperienza ormai arrivata al termine trascorsa in California. La prima cosa che mi viene da scrivere e’ che emotivamente penso di sentirmi come una donna mestruata con sbalzi di umore paurosi. Mi puoi trovare in un momento in cui mi sento felicissimo di essere di nuovo qui, per esempio come mi e’ successo 2 giorni fa’, rivedendo dopo tanto tempo le costruzioni vecchio stile lungo la via Emilia osservandole come potrebbe fare solo il classico turista newyorchese che ha la sua settimana di ferie da passare in Italia, poi pero’ subito dopo, mi sento come un bambino di sei anni a cui i genitori tolgono l’isola dei Gormiti perche’ e’ venuta l’ora di andare a dormire.

A scuola l’ultimo giorno me ne avevano parlato di questo “reverse feeling” che avrebbe stravolto un po’ tutto quanto, dicendomi pero’ che e’ una sensazione piu’ che normale di cui non ci si bisogna preoccupare assolutamente. Io come al solito, che la maggior parte delle volte sottovaluto qualsiasi cosa, non ci avevo dato poi tutta quell’importanza ma alla fine dei conti devo proprio dire che avevano ragione. Diciamo che un buon 60% di me vuole essere ancora la a parlare quella magnifica lingua che e’ l’inglese stando con quei babbioni degli Americani e mangiando pane burro e colesterolo, l’altro 40% vuole stare qua, alla ricerca del riadattamento. La cosa strana e che se provo a ritornare indietro provando a ricordare cosa provavo 3-4 giorni fa la storia era differente. Probabilmente era esattamente l’opposto, con la voglia di voler tornare che prevaleva sulla voglia di star li. Pensate che mio padre mi aveva detto che potevo stare la un altro paio di settimane senza la besia della scuola, ma io senza pensarci due volte gli ho detto che volevo tornare come prestabilito. Cazzo se ci penso, ho passato un 5% della mia vita in un’altro posto, diciamo che posso permettere al mio cervello di essere un attimo disorientato.

In ogni modo la mia situazione attuale e’ la seguente. In una settimana sapro’ il risultato del famoso Toefl e quindi sapro’ anche se sara’ possibile tornare in America per studiare al college. Nel caso vada bene, verso meta’ Agosto dovrei essere con le valigie pronte per prendere l’aereo, nell’altro caso invece dovro’ trovare un piano B. Sapete che perdita se non torno piu’ negli USA e voi non avrete piu’ la fortuna di leggere “Full immersion nel megalomanismo”?! .. Non posso proprio immaginare di entrare nei vostri panni..

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Avevo intenzione di fare un video o qualcosa per concludere tutto questo.. ma io non mi sento concluso neanche un po’ !! Io voglio essere sicuro che non ci torno piu’ negli USA prima di pubblicare un video strappalacrime con la scritta “THE END” alla fine. Adesso anche voi con me, pazientate queste cazzo di due settimane in attesa del risultato del test, sperando e pregando che tutto sia andato bene.

Ah e per concludere l’articolo, un paio di foto dell’ultima sera!

Ok, quindi alla prossima per il grande notizione!!

Enjoy your Thanks giving!

Salve gente!!

Eh si, è da un bel po’ che non scrivo niente! Ragas, mi dispiace aggiornarvi così di rado, ma in questi giorni non ho trovato il tempo di far emergere la mia “vena narrativa”. In ogni modo ho un bel po’ di cose da raccontarvi, quindi don’t worry and be happy!!!

Comincerei dicendovi che è arrivata una nuova studentessa in casa Graves: Deborah‏. Sedicenne, brasiliana, taciturna ma piuttosto carina. E’ arrivata sabato pomeriggio ma non ho ancora avuto il tempo di inquadrarla come si deve. Per ora so solo che suona il piano, giocava a tennis (ora non più) ed è venuta qui con 2 sue amiche. Comunque, dovrà stare qui 3 mesi, tempo sufficiente per socializzare appena si ambienterà.

Ieri mattina mi sono svegliato con l’intenzione di andare a scuola, ma per colpa del tedesco ho perso il bus quindi mi è completamente scesa la voglia, dovendo aspettare 20 minuti per il secondo bus arrivando di conseguenza in ritardo. Quindi, siamo andati a prenderci un caffè in Starbucks, ed è qui che ho pensato bene ti riprovare a dare la teoria della macchina. Abbiamo chiesto ad un paio di persone i bus da prendere per arrivare in DMV dopodichè ci siamo avviati verso la centrale dei bus, treni e trolley Old Town.

Dopo quaranta minuti circa di bus, siamo arrivati in Heel Valley (zona di San Diego dove risiede la sede più vicina DMV rispetto casa nostra). A questo punto abbiamo dovuto camminare per 3 miglia lungo la freeway (probabilmente abbiamo sbagliato fermata) ed infine siamo finalmente arrivati.

Dopo 10 minuti di faccende burocratiche ho finalmente dato il test passando con 3 errori. Ora oltre che un documento che mi consente di guidare la macchina temporaneamente (foglio rosa), ho un bell’adesivo appiccicato sopra la patente italiana con scritto “Not Valid In California”. NOOOOOOOOOOOO!!! Sarà difficilissimo staccarlo. Stupidi americani.

Quindi ora, per avere la mia patente Californiana, devo dare la pratica della macchina e l’esame scritto e pratico del ciclomotore. In teoria potrei già prenotare la pratica per la macchina ma preferisco dare prima la teoria del ciclomotore dovendo ancora finire di leggermi il manuale. Mi ha già annoiato sta storia di dare di nuovo la patente. Spero quindi, di finire in un mese massimo.

Dopo il test in DMV siamo andati a fare colazione da Mac Donald’s (volendo assolutamente provare la colazione del pagliaccio) dopodichè ci siamo diretti verso Down Town a fare un giro. Sul bus diretto verso Down Town, abbiamo incontrato una signora settantenne che ne dimostrava massimo cinquanta, con un buffo ma nello stesso tempo elegante look. A ripensarci mi viene in mente lo stile di Mary Poppins, ambiguo e stravagante.

Comunque, questa signora di origini inglese, sapeva parlare discretamente italiano ed ogni volta che non capivo qualcosa in inglese era pronto a tradurmelo in Italiano. Mi ha spiegato che i suoi nonni erano di origine Italiana, per l’esaltezza Emilia Romagna ed è per questo che riusciva a parlarlo fluentemente. Abbiamo chiacchierato del più e del meno, dopodichè siamo arrivati in Down Town e mi ha dato il suo numero di telefono nel caso avessi bisogno in futuro d’aiuto.

Una signora dall’aspetto molto distinto, e dall’aria molto furba. Mi ha davvero colpito.

Dopo un paio di ore girovagando per i negozietti fighetti tanto ammirati dal Tedesco, siamo andati in biblioteca volendo studiare un po’ la teoria del manuale del ciclomotore. Non sò in Italia (ma penso che sia gratis .. o quasi), ma in America la tessera della biblioteca costa la bellezza di 30 dollari annuali.

Dopo un paio d’ore in biblioteca, siamo tornati a casa verso le cinque del pomeriggio, completamente esausti (girare tutto il giorno con il bus è un bel problema). Dopo cena mi sono gustato spudoratamente una delle nuove puntate del dr.House.

Comunque .. Qualcuno ha capito il significato del titolo di questo post? Sapete cosa significa Thanks Giving?

E’ una festa americana, non religiosa, quindi festeggiata felicemente da tutti il quarto Giovedì di Novembre, che solitamente consiste nell’avere il pranzo e/o cena a base ti tacchino con parenti e amici. E’ quello da noi tradotto, giorno del ringraziamento. Ho chiesto al mio professore l’origine di questa festa, ma da quel che ho capito non aveva le idee molto chiare. Comunque l’obiettivo è divertirsi e rilassarsi con la gente intorno a te.

Sono eccitato per questa festa prevalentemente per 2 motivi:

1) Domani e dopo domani, niente scuola, quindi 4 giorni di polleggio!!!

2) Domani festeggerò il Thanks Giving in Casa Graves con il pranzo (finito di cucinare dopo quattro giornate di lavoro in cucina) di mamma Judy. Dev’essere qualcosa da giù di testa..hehehehehe…

Direi che questo è tutto cari.

Ci sentiamo domani per gli aggiornamenti del “mega”, “super”, “infinito” pranzo di Thanks Giving in casa Graves.

P.S Sono arrivate in Italia le NUOVE puntate del Dr.House? No perchè qua ovviamente le stanno già trasmettendo, ma volendomele vedere anche in Italiano ho scaricato le prime tre da MIRC: sfortunatamente erano dei Fake (non riesco ad aprire l’archivio). Qualcuno mi può aiutare?!?!

Thanks!!

bye bye =)

E’ arrivata una Svizzera in casa Graves

Buonasera a tutti gente!

Scusate se ultimamente il traffico di post stà diminuendo, ma questa settimana è stata terribilmente noiosa e piuttosto incazzosa. Dalla settimana prossima sono sicuro che la situazione cambierà data la nuova presenza in casa Graves…. Questa settimana è stata una lotta senza tregua con Tim. Dio va quanto è difficile convivere 24 ore su 24 con una persona. Dovunque io vada lui e vicino a me: Tim è la mia ombra. Una montagna di liti per cazzate assurde. Le diverse discussioni possono nascere a causa del disordine in camera (dato per esempio da un Suo paio di mutande sgommate sul Mio letto), dal suo modo di chiedere qualcosa o ancora dal modo in cui mi chiedeva le sigarette: mi rubava i pacchetti dalla stecca, ovviamente prima che io smettessi di fumare, ben 72 ore fa (Ma io li piallo i pivellini come Tim. Oh si, lo piallerò). Comunque adesso le cose stanno tornando alla normalità, grazie all’arrivo di una nuova ragazza nella famiglia Graves: Aline.

Aline ha 23 anni, conosce 4 lingue ed è molto carina e socievole. Peccato che starà qua solo 3 settimane.

Aline è arrivata il 10.26.08 alle ore 7.40 dopo 15 ore di viaggio. Appena arrivata ha cominciato a parlare con noi come se ci conoscesse già. Pauroso: ci sono rimasto di sasso. Mi piace perecchio questa ragazza, non come la “Ciaina” che non parla mai.

Comunque oggi abbiamo deciso di andare in spiaggia (Ocean Beach) per presentarle una parte di San Diego: la parte vicino a casa nostra. Peccato per il tempo: cielo pulito ma parecchio vento piuttosto freddo. Siamo stati 4 orette in agonia sotto il sole e poi siamo tornati a casa.

Ecco qua un paio di foto:

Chi è quel tipo con quell’apparecchio in mano?!

Probabilmente uno che cerca un tesoro o qualcosa di simile.. e trova solo tappi di birra

Per oggi è tutto.

Domani vi proporrò come argomento della giornata la Little Italy (“piccola italia”), piccolo quartiere in San Diego, con un tocco di stile italiano. Una piccola Italia immersa in una galassia di Megalomanismo.

Bye bye