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Las Vegas..con noi, i casino si sono guadagnati 380$!!!

Ciao a tutti ragazzuoli e ragazzuole.. come andiamo?! Io, come al solito, tutto alla grande ed ormai mi tocca contare alla rovescia il tempo ormai rimasto.

Ed ecco finalmente che il caro Francesco Meli si e’ finalmente deciso di raccontare qualcosa per quanto riguarda il viaggetto a Las Vegas. Mi ero ripromesso, quando ero ancora la, di scrivere qualcosa subito dopo essere tornato a casa, per ricordare e quindi raccontarvi la maggior parte delle cose che erano accadute, ma come poteva essere prevedibile non ho mantenuto la parola mettendomi a scrivere qualcosa solo adesso (quasi due settimane dopo).

Tutto e’ cominciato un giorno durante la pausa pranzo dove mi e’ venuta la brillante idea di visitare Las Vegas, essendo davvero eccitato per quanto riguarda il gioco d’azzardo, quindi super gasato e convinto, mi sono deciso e ho chiesto ai ragazzi con cui passo i venerdi’ sera a giocando a poker, se a loro sarebbe piaciuto venire. Alla fine, di cinque persone, solo Bedo ha deciso di venire con me, quindi ora il problema era di trovare altre due persone con le quali dividere eventuali prezzi di macchina, hotel e quant’altro.

Appena arrivato a casa, ho chiesto alla mia rommate Elif se volesse venire con noi e lei super eccitata dal mio invito, ha subito considerato positivamente l’idea di venire e si e’ subito presa il compito di trovare la quarta persona, sospendendomi dall’incarico “trovare il minimo numero di persone per partire”.

Quindi alla fine i compagni di viaggio erano Bedo (Turco), Elif (Germano-Turca) e la compagna di classe di Elif, Patricia (Germano-Svizzera).

Dopo esserci trovati il Old Town, e quindi aver fatto colazione insieme in Starbucks, ci siamo recati al noleggio auto verso le otto di mattina, per dover poi aspettare una simpaticissima ora e mezza dovendo aspettare che i meccanici ci cambiassero i pneumatici e ci lavassero la macchina: che servizio eh?!?!.

Essendo la maggior parte del tragitto deserto (280 miglia su 339 ossia 450 Km su 546), abbiamo deciso di impiegare il nostro preziosissimo tempo dormendo. Per quell’unica ora che sono rimasto sveglio, ho scoperto che Bedo e’ una di quelle persone che si distinguono parecchio per il modo di pensare. Abbiamo cominciato a parlare di filosofia e abbiamo concluso discutendo delle trasformazioni culturali causate dalla globalizzazione. Dimmi tu se non era meglio trattare qualcosa piu’ leggero. In ogni modo e’ stato un viaggio tutt’altro che noioso.

Arrivati in DownTown, abbiamo passato quella buona mezzoretta cercando l’hotel Plaza. Le abbiamo provate tutte: abbiamo addirittura provato a cercare un McDonald con la connessione wireless, ma ovviamente in Nevada le connessioni devono essere tutte a pagamento. Quindi dopo aver chiesto piu’ o meno a 2500 persone l’ubicazione dell’hotel senza sucesso, abbiamo trovato la 2501° che ci ha saputo spiegare la strada.

Siamo arrivati all’hotel e mi sono stupito di quanto la nostra decisione di scegliere l’hotel Plaza fosse stata azzeccata: eravamo esattamente di fronte a Fremont Street, che e’ la via principale in DownTown dove si concentrano dozzine e dozzine di Casino.

Dopo essere entrati ed aver pagato il conto dell’hotel, ci siamo recati alla camera per darci una rinfrescata,  dopodiche’ siamo scesi per dare un’occhiata dove eravamo finiti.

Bedo e’ stato il primo a giocare, vicendo 20$ a BlackJack. Io sono stato il primo ad uscire dal Casino data la “security” che mi pressava essendo minorenne: Per chi non lo sapesse, a Las Vegas puoi giocare se hai 21 anni. Questo mi ha piuttosto demoralizzato, considerando che erano solo i primi 10 minuti che giravo per le strade di Las Vegas.

La cosa che mi fa frullare le balle e che io potrei tranquillamente giocare d’azzardo negli USA. Questo e’ legale al 100% per gli over 18, ma in Las Vegas tutto e’ differente. Considerando che ci sono tante belle ragazzine in costume che servono alcoholici gratis ai giocatori e considerando che negli USA puoi bere solo se sei maggiorenne ossia se hai 21 anni, e’ vientata l’entrata nel casino da parte del minorenne. Quindi, diciamo che io non sarei potuto entrare per il gioco, ma per il bere.

In ogni modo, dopo aver aspettato Bedo fuori dal casino per una decina di minuti abbiamo deciso di salire in camera, cambiarci e quindi andare a mangiare da qualche parte in DownTown. Io per apparire un attimino piu’ vecchio, mi sono vestito jeans & camicia e ho provato a tirarmi via il piercing senza successo essendo impossbile da svitare. Abbiamo fatto un giro in Fremont Street, essendo pieno di Casino che servono buffet a prezzi super ragionevoli date le ovvie scarse entrate di denaro giornaliere…Dopo aver finito di mangiare, ci siamo presi su, carichi e belli gasati, per giocare d’azzardo fino all’alba.

Io ho giocato la prima volta rosso-nero roulette: 50% vinci 50% perdi, raddoppia la puntata finche’ non vinci.. facile no?!? se hai tanti tanti soldi e tempo da sprecare puoi svagilare un casino. In ogni modo io non ho tanti tanti soldi quindi non svaligio un bel niente, cominciando la mia puntata con 20$ sul ROSSO.

Prima di me, Elif e Patricia avevano perso 10$ a testa sul ROSSO: dovevo assolutamente vendicarle!

Ok, lancio della pallina da parte del croupier e via con la tensione che piano piano sale, mentre la velocita’ della pallina piano piano scede. Il momento si extasy del giocatore d’azzardo e’ assolutamente il momento in cui la pallina comincia a rimbalzare sui bordi tra un numero e l’altro. In ogni modo, prima uscita: NERO. Ok quindi, senza pensarci due volte, ho puntato 40$: ROSSO. Quindi dopo una estenuante attensa di 40 secondi convinto e preoccupato di aver perso 60$ dopo due minuti, ecco che la pallina si ferma sul colore tanto atteso: ROSSO. Ok, Francesco ha incassato i suoi primi 20$ a Las Vegas, anzi 25$ … yeah!!! Il croupier mi lascia una chip da 5$ extra per sbaglio. Questa me la sono tenuta come porta fortuna e ricordo di Las Vegas: Chip da 5$ dal Casino “Welcome to the Fremont”.

Dopodiche’ ci siamo continuati a spostare di casino in casino giocando e per quanto riguarda il sottoscritto, ho continuato a giocare sulla roulette non avendo nessun tipo di problema d’eta’.

Arrivata la mezzanotte la situazione generale era questa:

Il Californiano:    +40$

Bedo:                 +30$

Elif:                     +0

Patricia:              -50$

_______________

Casino:               -20$

Quindi dopo un paio di puntate e lo spettacolare show di mezzanotte, abbiamo deciso di andare un po’ sulla “the Strip”, che sarebbe la strada principale dove si affacciano tutti gli hotel piu’ spettacolari e costosi di Las Vegas. Patricia ha voluto salire in camera a dormire, essendo piuttosto demoralizzata dalle sue giocate fin’ora non troppo azzeccate.

Il primo Casino in qui ci siamo fermati e’ lo stiloso Paris. Uno degli ultimi costruiti in Las Vegas ed uno dei piu’ bizzarri ed originali. Quando entri dentro, ti sembra di essere lungo le strade parigine e questo e’ cosi’ reale che ho realizzato dopo una decina di minuti che eravamo dentro un casino e non all’aria aperta. Dopo aver percorso questo finto viale, arrivi in una sorta di piazza centrale dove si svilluppa il casino. La trovata di far sembrare il tutto all’aperto e’ geniale: il giocatore d’azzardo continua a giocare senza rendersi conto del tempo, avendo sempre l’impressione che sia pieno giorno.Qui, io e Bedo abbiamo guadagnato 10$ a testa e poi abbiamo cambiato casino passando al Caesars (Per la cronaca, abbiamo puntato sempre sul ROSSO).

La particolarita’ di quest’hotel e che e’ colossale. Quest’Hotel e’ in puro stile romanico, ricco di statue di marmo e gigantesche colonne. Qui non abbiamo giocato, ma in compenso abbiamo parlato con un paio di ragazzi per piu’ o meno un paio d’ore. Inizialmente, questi ragazzi erano stati attirati dalla mia rommate Elif che stava giocando alla slot mentre io e Bedo stavamo decidendo su cosa puntare alla roulette. Dopo aver visto cosa stava succedendo abbiamo raggiunto Elif per evitare che venisse importunata. Quindi una volta arrivati, dopo esserci presentati, abbiamo cominciato a parlare e parlare e parlare. Erano sicuramente ubriachi, come la maggior parte degli individui che trovi in un Casino a Las Vegas, ma erano davvero simpatici ed amichevoli. Questi, hanno provato, senza successo, ad invitarci ad un party con idromassaggio e quant’altro completamente gratis. Ovviamente Bedo ed Elif, se non fosse stato per me, sarebbero sicuramente andati con questi due completi sconosciuti, ma io che delle persone non mi fido troppo, li ho cortesemente ringraziati posticipando se era possibile al giorno dopo. Oh, magari ho perso la possibilita’ di divertirmi come un matto, ma per me il gioco non ne valeva la candela: non avevo la minima idea di chi fossero e da dove venissero. Siamo rimasti a parlare con questi due ragazzi fino alle 2 di notte dopodiche’ abbiamo deciso di tornare a casa, essendo tutto questo sufficiente per essere stato solo primo giorno.

Il giorno dopo sono stato il primo a svegliarmi e senza aspettare i ragazzi sono uscito a fare colazione avvertendo di chiamarmi una volta pronti per uscire insieme. Sono uscito dall’Hotel “Plaza” e quindi dopo aver fatto colazione in Starbucks sono andato un po’ in esplorazione.

Dopo aver guardato paccottiglia del tipo posacenere from Las Vegas, cappellini con la sfigatissima scritta “Texas Hold ‘em – Nevada” o la serie infinita di portachiavi portafortuna con una Chip attaccata in uno stupido negozietto, e’ finalmente arrivata la chiamata di Bedo per dirmi che erano pronti, quindi ritornato all’hotel.

Di mattina siamo rimasti in DownTown. Dopo aver accompagnato i ragazzi a fare colazione, io e Bedo siamo rimasti a giocare per un’oretta incassando 15$ a testa alla roulette, puntando i primi 5$ a testa sul ROSSO e poi la vincita, ossia 10$ a testa sul NERO, quadruplicando in nostri 5$.

Dopo questa breve giocata, abbiamo deciso di andare sulle montagne russe dell’hotel Stratosphere sulla “the strip”. Questo ci ha rubato praticamente tutto il pomeriggio, dovendoci sorbire una coda totale di piu’ o meno 3 ore per un paio di giri. Il primo, consisteva nel salire su un braccio meccanico, che dopo essersi sporto nel vuoto ha cominciato a girare ad una velocita’ piuttosto adrenalinica per piu’ o meno 5 minuti. Il secondo, consisteva nell’essere proiettati ad una velocita’ assurda (senza essere avvisati) verso l’alto, per poi scendere al doppio della velocita’ di gravita’ per un totale di 3 sali e scendi: sicuramente il migliore tra i due.

Arrivate le 7 di sera siamo andati a mangiare qualcosa in Burger King per poi tornare all’hotel. Ci siamo fatti la doccia, ci siamo cambiati e poi io e Bedo siamo andati per l’ennesima volta a giocare nel casino interno al nostro hotel, mentre le ragazze sono volute restare in camera per un paio d’orette essendo esauste.

Uno dei detti piu’ vecchi al mondo: “Finche’ stai vincendo, se puoi, esci dal gioco”: saggissime parole.

Situazione generale prima di giocare:

Il Californiano:    +65$

Bedo:                 +80$

Elif:                     -20$

Patricia:              -100$

_______________

Casino:               -35$

Bedo ha voluto cominciare a giocare a 21 ossia BlackJack: ha perso i primi 30$ dopo 10 minuti. Guardate, potrei anche dire che non sono stati spesi poi cosi male. La dealer era una tale pezza di gnocca, ovviamente “nuda”, che in qualche modo, non so come, ti anestetizza l’uscita di denaro dalle tasche.

dal BlackJack, siamo passati alla roulette e qui Bedo ha cambiato un cinquantone. Dopo aver perso la prima puntata, ho deciso di mettere 20 dei miei $ sullo stesso colore ovviamente vincendo. Ok, quindi do’ la mia chip fortunata a Bedo e salgo in camera per posare la videocamera ed andare al cesso. Prima di uscire annucio di aver vinto per l’ennesima volta, quindi Patricia mi dice di giocare per lei 20$ assumendosi ovviamente al 100% la responsabilita’ dell’esito della mia giocata. Ok, scendo raggiungendo Bedo e vedo che ha quasi perso tutto. Dopo un paio di puntate finisce le chips (si era scordato che c’era la mia vincita di 2o$ in mezzo, ma fa niente considerando che erano soldi caduti dal cielo). Bedo, prende un’altro cinquantone e lo punta sullo stesso colore: NERO. Il tabellone delle uscire, indicava che le ultime 7 uscire erano ROSSO: il NERO doveva uscire. Cosa esce?! ROSSO ancora, per l’8° volta! Quindi spaventato, ma nello stesso tempo piuttosto incazzato, Bedo tira fuori 100$ e potete immaginare dove li punta: NERO. Guardo la roulette sperando ovviamente in un NERO per Bedo. I soldi stavano diventando troppo grossi per essere le le 7.40 di sera. Avevamo ancora parecchio tempo da stare in Las Vegas e possono essere 10 i secondi sufficienti per perdere una bella somma. 9° uscita: ROSSO. Quindi Bedo, sbiancato, quasi morto, prende 2 centoni e li mette sul tavolo e li punta sul NERO. Quindi, essendo per me troppo stressante rimanere li, mi allontano guardando il cartellone delle uscite. Dopo un minuto vedo Bedo che si avvicina e mi dice “Man, I lost everything..”, e successivamente il 10° rosso che viene messo a schermo sul tabellone dei risultati.

Lo accompagno fuori per prendere una boccata d’aria e dopo essersi fumato tre sigarette, si consola dicendo “This is the risk of the gambler. You should know before play that you can lose everything. You should be ready..”. Dopo una mezzoretta, mi ricordo di aver i soldi di Patricia quindi chiedo a Bedo se gli scoccia giocare a gratis  e quindi andiamo nel primo casino piu’ vicino.

Bedo decide di giocare al suo modo, uscendone vincente con 10$ in piu’. Poi essendo io quello che doveva giocare per Patricia, lancio la mia chip fortunata che dice NERO. Punto tutto sul nero: raddoppio. Ora ci troviamo con 40$ in piu’ da portare a Patricia. Facciamo per uscire dal casino, ma poi cambio idea e penso sia meglio puntare il tutto per tutto l’ultima volta. Se perdiamo sono -60$ (-20$ effettivi per lei), che in definitiva e’ quello che si aspetta, se vinciamo le portiamo indietro 120$ e questo coprirebbe tutte le sue perdite.

Ok, lancio la mia chip fortunata: la chip dice NERO. insieme ai suoi 60$ dollari, decido di metterne altri 20 miei. La roulette dice NERO. Quanto e’ crudele il destino. da 20$ ne abbiamo fatti fruttare 120$ e dal punta e raddoppia di Bedo per vincerne 20 ne ha persi 400.

Quindi dopo aver fatto quasi svenire Patricia dandole indietro i suoi 120$, siamo andati sulla “the strip” per visitare altri lussuosi casino.

Abbiamo visitato il “Luxor”, caratterizzata dalla forma a piramite e dallo stile egiziano all’interno del casino. Qui ho deciso di puntare il tutto per tutto (ossia tutto quello che avevo vinto fin’ora) sul ROSSO. Ovviamente, come poteva essere prevedibile ho perso tutto, andando a profitto zero. Per consolarmi, Elif mi ha preso un martini bianco, benvendo cosi’ la prima bevanda alcoholica in una locale pubblico negli USA.. Nice!!!

Quindi, dal “Luxor” siamo passati all’ “Excalibur”, famoso Hotel & Casino per avere le sembianze di un castello fatto di lego. Qui, Patricia ha perso 20$ alla roulette. Verso le 3 di notte abbiamo deciso di tornare a casa e questa e’ stata la situazione generale:

Il Californiano:    +0$

Bedo:                 -350$

Elif:                     -20$

Patricia:              -10$

_______________

Casino:               +380$

Il giorno dopo ci siamo alzati, quindi siamo andati a pranzare e dopo aver gironzolato un po’ di qua e di la’ a comprare ricordini per i famigliari ci siamo recati verso la macchina per tornare a casa.

Una delle cose sicuramente piu’ uniche di Las Vegas e che il tuo umore ha degli sbalzi allucinanti. Ti puoi sentire veramente felice con l’adrenalina a mille come ti puoi sentire davvero dimmerda con la voglia di ucciderti. E’ una di quelle citta’ dove apparentemente e’ sempre festa ed e’ questo che ti induce a giocare e riprovare e riprovare fino a perdere l’ultimo centesino che hai in tasca. L’attrazione e’ davvero forte, che tu lo voglia o no.

In definitiva e’ stata una vacanza davvero piacevole e se devo essere sincero non ho rimpianti, considerato che ero partito con l’idea di non spendere piu’ di 100$ per giocare ed in definitiva non ne ho spesi per nulla.

Ecco qui il video promesso ed alcune foto:

bye bye buddy (scusate per l’enorme ritardo)!

Un Weekend tra poker e montagne russe!

Ciao bella gente come andiamo?! Li il clima stà migliorando un po’, o c’è lo stesso freddo polare del primo Gennaio?! Qua il tempo, piano piano, si stà ristabilizzando sui 20 grandi costanti. Non se ne potevo più di quei miseri sei-sette gradi di mattina. Sembra che vi stia prendendo per il culo, ma è stato davvero insolito trascorrere l’inverno con un clima del genere e qua tutti quanti stavano impazzendo non avendo praticamente vestiti pesanti da poter mettere.

A parte il tempo, io da qua non posso fare molto, ma sappiate che faccio sempre il tifo per tutti quanti voi, sia studiosi che lavoratori (tenete botta!!!). In secondo luogo, mi piacerebbe invitare nuovamente tutti i lettori che normalmente non lasciano commenti a lasciarne, essendo consapevo che ci sono parecchi di voi che leggono abitualmente, ma mi contattano solo privatamente scrivendo cose stupende che mi piacerebbe farle leggere a tutti. Dai ragazzi, fatevi coraggio!!

In ogni modo, oggi è stata una giornata difficile. La mia cara “sorellina” Deborah, ha abbandonato casa Graves essendo il suo ultimo giorno, lasciandoci un po’ tutti quanti soli soletti. Era davvero un ragazza dolce e piena di senso dell’umorismo. Ci siamo promessi a vicenda di rivederci presto: Lei verrà presto a visitare l’Italia ed io prima o poi, appena troverò tempo e denaro per farlo andrò a visitare il Brasile. Spero davvero di avere, prima o poi, l’oppurtunità di farlo. In ogni modo in casa Graves tutto è destinato a cambiare e tra poco, a riempire la camera di Deborah, arriverrà una nuova ragazza Tedesca di origine Turca. In due settimane scopriremo chi è questa tanto nominata “Tedescurca”. .

A parte quest’ultima news non troppo entusiasmante, devo dire di aver passato un weekend piuttosto intenso ed attivo.

E’ da quache settimana che un Venerdi sera Si ed un Venerdì sera No, io ed il mio roomate, insieme ad altri 5 ragazzi ci troviamo a giocando a Poker – Texas Hold’em. Questo Venerdì sera, io e Tim abbiamo invitato i ragazzi a casa nostra per ricambiare tutta l’ospitalità ricevuta fino ad allora. A casa nostra e possibile trovare qualsiasi tipo di oggetto che può essere utilizzato per giocare a carte e/o a dadi quindi, prima che i ragazzi arrivassero, abbiamo sistemato a dovere il tavolo da gioco cercando di rendere l’ambiente il più professionale possibile. In ogni modo ogni Venerdì non gioco più di 10$ considerando che se perdo mi viene a costare come un biglietto del cinema e se vinco ho più verdoni da spendere per la settimana seguente senza sottolineare che in ogni modo mi diverto come un coglione.

Ovviamente questo Venerdì ho perso totalmente tutto il deca contro il frocio del mio roomade che mi ha stracciato alzando un all-In con 4 Queen, due Q sul tavolo e due Q in mano contro la mia paurosa scala 10, J, Q, K, A con 10 e A in mano. Essendo quasi sicuro di vincere ho ovviamente chiamato, perdendo! Vedremo il prossimo Venerdì come andrò a finire..

Siamo andati a letto alle 3 di notte sapendo che il giorno dopo dovevamo svegliarci alle sei di mattina dovendo andare con Derek a Los Angeles in “Six Flags Magic Mountain” che è una sorta di mega parco dei divertimenti prevalentemente per adulti con decine di tipi diversi  di motagne russe. Verso le sette di mattina, con un paio di macchine cariche di persone ci siamo avviati da Old Town verso LA arrivando un paio di ore dopo. Io sono stato caricato da Derek ed in macchina insieme a me c’erano Tim & Julia (una delle Brasiliane). Nell’altra macchina c’erano Marco, Max & Bedo che avevano deciso di unirsi a noi appena il giorno prima durante la serata poker.

Arrivati, ci siamo diretti verso l’entrata, abbiamo pagato l’ingresso giornaliero ridotto (30$), grazie a tre coupon che Max, Derek & Marco si erano portati da casa e siamo entrati verso le dieci e mezza di mattina. Abbiamo provato tutti i tipi di montagne russe presenti nel parco e verso la fine della giornata io, Tim & Bedo, abbiamo provato un’attrazione che ci è costata extra-money ma ne è sicuramente valsa la pena (in fondo all’articolo il video del “salto”).

Ecco qua alcune foto della seratina sul tavolo verde e qualche foto in Six Flags:

Ed ecco il video dell’attrazione che ci è costata extra-money: DIVE DEVIL!!

Fatemi sapere se il video vi è piaciuto.. Mi è costato diverse ore di lavoro.. (quelli del luna park mi hanno passato il video sotto un formato “exe”.. Giusto per chi ne capisce qualcosa, io ho Mac a cui gli “exe” non piacciono troppo..)

Per oggi è tutto.

A risentirci “preso” =)

Un venerdì notte come si deve

Hallo gentaccia! come andiamo? Tra lavoro ed università spero solo continuiate a trovare il tempo di leggere questo blog, essendo sicuro abbiate cose più importanti a cui pensare. In ogni modo un grazie generale a tutti quanti. Dovete sapere che mi è di grande supporto essere ascoltato da voi lettori.
Oggi non scriverò un poema, essendo già nel letto mezzo addormentato. Oggi condividerà nuova musica elettronica della West Coast mai sentita prima d’ora in Italia.

Giovedì, a scuola, una ragazza belga di nome Lorraine, mi ha invitato ad andare ad un party di musica elettronica, avendole detto qualche giorno prima che in Italia per hobby suono con la console house music e mi sarebbe davvero piaciuto andare a ballare se avessi mai trovato una serata giusta per me.

Quindi venerdì sera, lei e la sua compagna di stanza mi sono venuti a prendere in macchina sotto casa. Quella che guidava, era la compagna di stanza e per quei quaranta minuti mi sono chiesto in tutta serietà perché fossi salito su quella macchina. Non potente immaginare quanto abbia rischiato di lasciarci le penne. Nella “High Way” teneva a malapena in volante, è passata non so quante volte con ll rosso, una volta si è fermata nel bel mezzo di un incrocio senza preoccuparsi minimamente di quello che potesse comportare e per completare con la ciliegina sulla torta, siamo entrati un paio di volte in contro mano. In poche parole andare la è stato una specie di roulette russa ed in ogni modo la serata non poteva fare altro che migliorare.

Appena arrivati, l’amica di Lorraine se ne è andata dicendo di essere troppo stanca e stressata per partecipare al parte insieme a noi, quindi solo me e Lorraine ci siamo avviati verso il locale.

Il posto era molto simile ad una delle nostre discoteche Italiane ad eccezione di una camera da letto disponibile per chi volesse (..). La gente era davvero amichevole ed aperta, come poi la maggior parte degli Americani. La musica me l’aspettavo completamente diversa, ma mi ha fatto piacere ascoltare qualcosa di nuovo e originale del luogo. Durante la serata un ragazzo ha lanciato dei CD e sono riuscito a prenderne uno. In fondo all’articolo, le tracce del CD.

Abbiamo finito di ballare verso le 6.30 e dopo esserci fatti scarrozzare in Old Town da un paio di ragazzi che abbiamo conosciuto in discoteca ci siamo avviati a casa. Lorraine ha dormito da me non potendo stare in Old Town tre ore attendendo il primo Bus della giornata.

Quindi posso dire che la serata è andata meglio del previsto e penso di andare nello stesso locale, con la stessa tipa sabato prossimo. Vi saprò dire.

Ecco qua le tracce promesse:

ns17    EnJoY ThEsE TrAcKs     ns17

Ok. per oggi è tutto.

Ci si sente alla prossima puntata..

Trip to Los Angeles!

Salve a tutti amanti di “Full immersion nel megalomanismo”. Come va?

Introduco subito dicendovi che oggi sono stato con le palle al frullo tutta la giornata e ciò non è stato per niente piacevole. Sono le 20.26 e ho appena finito di cenare da solo, non essendomi svegliato quando il mio caro “Roomie”, Timothy, mi ha provato a chiamare per andare a tavola. Ebbene sì, ho dormito tutto il pomeriggio essendo stata una di quelle giornate in cui ti svegli distrutto. Odio questo tipo di giornate in cui fai fatica a contrarre i muscoli del collo per tenere su la testa tanto sei stanco, non reagisci a nessun tipo di stimolo esterno non riuscendo in niente di quello che provi a fare e di conseguenza tratti le persone intorno a te da schifo per scaricarti dell’energia negativa che ti pervade.

In ogni modo ora parliamo di queste indimenticabili tre giornate trascorse in LA con Filepe (un ragazzo Brasiliano), Priscila (una delle Brasiliane nella mia scuola, che dovreste già tutti conoscere) e Moon (una ragazza Coreana) la roomate di Priscila.

Siamo partiti Venerdì 16 verso le 15.00 di pomeriggio, con una sfavillante “Kia” noleggiata di fianco a scuola. Abbiamo fatto un viaggio piuttosto stressante essendoci persi diverse volte grazie ad una cartina che poteva sembrare una mappa del tesore che trovi dentro le uova di pasqua tanto era poco dettagliata. Basta dire che il tempo previsto da “Google maps” era due ore e mezza e noi abbiamo battuto le stime con 4 ore e mezza di viaggio. Però ora, possiamo dire di essere orgogliosi di avere risparmiato 60$ giornalieri di noleggio GPS. Una volta arrivati a Los Angeles, abbiamo impiegato un’altra buona mezz’ora per trovare l’ostello “Banana bungalowus” prenotato tre giorni prima da Filipe per cinque persone.

Una volta entrati, dopo aver pagato una multa di 7$ per non esserci presentati in 5 ma in 4, abbiamo compilato un paio di moduli ed in fine ci hanno chiesto i passaporti. Passaporto?! Io non me l’ero portato il passaporto! Avevo chiesto a Deborah (già stata in LA il mese scorso) se era necessario portare passaporto o documenti tipo visto e quant’altro ma mi aveva risposto con una certa sicurezza che non era neccessario. Quindi, dopo aver ricevuto del cretino da tutti quanti, ho supplicato il responsabile di accettarmi comunque nell’ostello, non potendo dormire per la strada. Dopo una decina di minuti ha deciso di chiudere un occhio accettando la mia “student card”. Un’altra spiacevole notizia mi stava aspettano dietro l’angolo. “Boys and girls in different rooms guys! I’m sorry this is our rule..For you guys room number 111 and for you girls room number 89″. Io che non era mai stato prima in un’ostello, pensavo ci aspettasse una camera da condividere con altre persone che non conosciavamo ok, ma non pensavo ci avrebbero diviso così brutalmente.

Questo sì che è stato un brillante inizio!

In ogni modo, dopo aver ricevuto lenzuoni e coperte per farci il letto ci siamo diretti verso la camera 111. Sono entrato e mi sono presentato ai ragazzi che erano presenti nella stanza. “Hey how is going guys?! Nice to meet you, my name is Francesco. you guys?! What’s your name?!” e i due ragazzi “Hi, my name is Francesco..” “..and my name is Matteo. Nice to meet you!”. Evvai! Due Sardi, uno di 18 ed uno di 19 anni, nella mia stessa stanza. Non aspettavo niente di meglio che due italiani terroni per migliorare il mio inglese. I due ragazzi, dopo aver capito da dove venivo, hanno cominciato a parlare e a fare battute in Italiano, ma io, che non avevo la benchè minima intenziona di parlare Italiano, ho chiarito immediatamente la situazione spiegando di voler parlare solo inglese, primo perchè volevo migliorare il mio inglese e secondo perchè Felipi non avrebbe potuto capire niente.

In ogni modo, quella stessa sera l’ostello prevedeva un piccolo party, offrendo a tutti immangiabili lasagne surgelate e birra a volontà. Dopo aver capito che era infattibile cenare con le lasagne Americane, io, Felipe & Moon, siamo andati fuori a mangiarci una pizza. Priscila, che aveva guidato tutto il pomeriggio, era esausta, andando così a letto a riposarsi per il giorno seguente. Dopo aver mangiato una “Pizza alla Bolghognese(?!?)”, abbiamo deciso di tornare all’ostello e partecipare quindi al party. C’erano un sacco di persone e la musica non era niente male, ma dato in tempo di merda e la situazione insolita che mi aveva colto di sorpresa, siamo andati a letto dopo un paio di birre.

Il giorno seguente ci siamo svegliati alle 8.30, abbiamo fatto colazione ed in fine abbiamo deciso insieme l’itinearario da seguire. Il tempo, come previsto dal meteo era piovoso, quindi l’umore generale non era dei più allegri. In ogni modo, una della compagne di stanza di Priscila e Moon ha deciso di unirsi a noi per passare la giornata girando intorno a LA.

La prima meta è stata Hollywood. Abbiamo percorso tutta la “walk of stars”, ossia il lungo famoso marciapiede roconosciuto per le stelle di Hollywood impresse sulle mattonelle e abbiamo visitato lo spiazzo con impronte di scarpe, piedi e dediche di diversi attori famori. Dopo aver visitato Hollywood, grazie a Dio ha smesso di piovere e quindi, ci siamo diretti verso Little Tokyo con un po’ più di entusiasmo. Sinceramente pensavo fosse qualcosa di entusiasmante, ma in realtà è stata una profonda delusione, quindi, dopo dieci minuti, abbiamo deciso di passare alla prossima meta: China Town.

In China Town la parte più interessante è stata “China Town Plaza”, ossia un piazza piena di negozietti cinesi di ogni tipo. Era possibile comprare dalle spade vecchio stile ninja, ai coltellini stile mafia cinese 100%, alle statuette di buddah di diverse dimensioni, ai gibai (tipico vestito elegante femminile), ai “bong” della richezza e della fortuna. Verso 12.00 abbiamo deciso di cercare un ristorante non troppo costoso dove poter pranzare. Eravamo in China Town quindi perchè non approfittarne e mangiare cinese?! Quindi ci siamo incamminati verso il primo ristorante che mostrasse una “A” diffianco alla porta (ossia il grado di pulizia certificato dall’ispezione sanitaria) e siamo siamo entrati ordinando un tavolo per cinque persone. C’è chi ha mangiato spaghetti in brodo e c’è chi come me, ha mangiato porzioni interminabili di riso e carne. I cinesi non scherzano mica. Mi hanno servito un piatto di carne che poteva sfamare tranquillamente 10 americani di stazza pesante. Dopo aver finito di mangiare, abbiamo pagato il conto e quindi ci siamo diretti verso la macchina.

Dopo una mezz’oretta impiegata a capire che strada dovessimo prendere, ci siamo diretti verso “Beverly hills”. Abbiamo visitato il quartiere con le ville dei personaggi americani più famosi, dopodichè ci siamo diretti verso la piazza con i negozi più costosi del mondo. In questa piazza potevi trovare gioielli con incastonati migliaia di diamanti, vestiti costosissimi Italiani, opere d’arte moderna e orologi pubblicizzati dall’attore dell’ultimissimo 007. Ovviamente agenti della sicurezza distibuiti dappertutto che ti squadrava da cima a fondo. La cosa ridicolo di quella piazza e che la cosa più economica che ho visto è stato un paio di occhiali di Channel da 690$.

Dopo questa “scampagnata” in mezzo a nogozi chic e gente snob, siamo tornati alla realtà e ci siamo diretti verso il nostro povero e triste ostello “Banana bungalowus”. Una volta arrivati, ci siamo messi d’accordo per andare a mangiare fuori qualcosa di veloce. Dopo aver cenato in un ristorante Americano, ci siamo diretti verso l’ostello decidendo così di concludere la giornata andando a letto. Il giorno seguente ci siamo svegliati verso le 8 e dopo aver fatto colazione abbiamo fatto le valigie pronti per ritornare a casa. L’ultima giornata l’abbiamo dedicata alla costa. Quindi abbiamo visitato Santa Monica, Venice beach ed in fine Newport Beach. Venice Beach, la spiaggia riconosciuta per incontrare personaggi famosi, è stata magnifica. Appena sceso dalla macchina, sono passato di fronte ad uno degli attori della serie televisiva Dr. House (questo tappetto qui) ed ero talmente eccitato che sono corso verso Priscila, Filipe & Moon a spiegare affannosamente chi avevo visto. Appena realizzo di voler fare una foto, provo a cercarlo ma ovviamente era scomparso. Questo è tutto gente. Ecco il video mixato esclusivamente per voi! Fatemi sapere se vi piace..

Ed ecco le foto:

Alla prossima ragazzi!

Tijuana: Tequila Sexo Marijuana!

Ciao ragazzi.. todo bien?! Da quel che posso origliare qui in California, c’è chi non passa Analisi ma se la prende positiva e va avanti a testa alta e c’è quello che fracassa il letto non si sa come, dovendo dormire con il materasso per terra in un infreddolito e povero monolocale nella fredda e maestosa Milano. Nonostante queste piccole disgrazie, spero che tutto stia proseguendo nel migliore dei modi e vi auguro a tutti buona fortuna per i prossimi esami. Forza ragazzi!!!

Tra poco la pacchia finisce anche per me. Mi potete odiare ancora per poco meno di sei mesi, dopodichè anche io devo cominciare a mangiare un po’ di saporita merda, considerando che anche Francesco Meli prima o poi, deve cominciare a rompersi il culo.

Ovviamente devo scusarmi per essere mancato tutti questi giorni, ma ho avuto davvero una settimana piena di svago che avrei sicuramente perso se avessi trascorso il tempo di fronte al computer a raccontare cosa non stavo facendo. In ogni modo, vi posso promettere che tutto tornerà alla normalità in un paio di settimane, quando le Brasileres faranno i bagagli tornando a casa.

Prima della giornata in Messico, ci tengo ad anticiparvi un’episodio che mi ha completamente sconvolto. Il giorno prima di andare in Mexico ho vissuto una delle giornata più eccitanti della mia vita. Come avevo già citato nell’ultimo post, Priscilla, la Brasiliana di venitesei anni sposata, mi aveva invitato ad un party ed io ovviamente senza farmi troppi problemi avevo accettato l’invito.

Arrivata la sera del party mi sono ritrovato con una porposta indecente da parte di un’eccitante donna sposata, un gruppetto di Brasiliane che avrebbe fatto di tutto per stare con me e scoprire un’Italiana con cui avevo un’inciucco, piangere nel cesso morendo di invidia. Non ho mai avuto Sex appeal e non sono sicuramente quel tipo di ragazzo che becca solo grazie al suo inresistibile fascino, ma da quella sera sono diventato il Play Boy della scuola Kaplan Aspect. Oh, il profumo che metto è sempre lo stesso .. sarà il fascino del lungo riccio ribelle .. LoL

Ok, ora, per quel che mi ricordo, proverò a raccontarvi qualcosa della tanto dai voi attesa giornata in Mexico insieme a tutte queste sensuali brasiliane.

Ci siamo incontrati di mattina in Old Town in attesa del Trolley per andare verso San Ysidro, la città rispetto a noi più vicina per attraversare il confine.

Ovviamente metà delle persone sono arrivate in ritardo essendoci stato un party il giorno prima, quindi nell’attesa, siamo andati a vedere qualche negozietto Messicano nelle vicinanze. Dopo una ventina di minuti abbiamo finalmente preso il “Blue Line Torlley” diretto verso San Ysidro. Dopo un’ora di viaggio, siamo arrivati e ci siamo incamminati verso il confine. Pensavo che a questo punto, ci fosse una sorta di controllo passaporti e/o visti, ma riflettendo quelli che si devono difendere dall’entrata di pesanti partite di droga, criminalità e quant’altro, possono essere solo gli Stati Uniti (non penso che in Mexico la cosa possa andare peggio di così), quindi abbiamo passato il confine senza nessun tipo di controllo.

Passati dall’altra parte del confine l’ambiente era completamente differente dal paradisiaco clima Californiano. Stupidi venditori di paccottiglia distribuiti disordinatamente in entrami i lati della strada e povera gente intenta a prosciugarci, chiedendo elemosina usando come tramiti i propri figli inteneritori.

Ebbene si, questo è quello che si trova dall’altra parte.

Abbiamo mangiato in un locale disumano. L’arredamento interno, di cui tavoli sedie e quant’altro, era più simile a quello di un giardino che ad un ristorante. Le casse difettose dell’impianto audio emanavano rumori assordanti ogni cinque minuti e in quei cinque minuti in cui potevi sentire qualcosa, la musica era deprimente, stile terrone Messicano. La cosa più onesta che ci hanno servito è stata la birra in bottiglia “Sol”, per il resto, uno schifo.

Ogni tanto passava un tipo vestito da pagliaccio con una bottiglia di Tequila in mano ed un fischietto in bocca, in cerca di un bevitore “volontario”. Se lo fissavi diventavi “volontario” e quindi dovevi berti quelle dissetanti 3 dita di tequila all’alpa .

Dopo aver consumato tre birre ho deciso di andare in bagno: non l’avessi mai fatto cazzo. Sulla destra era presente un povero vecchio addormentato, seduto su una sedia e tra il tanfo di piscio e lo schifo presente sul pavimento l’ambiente era invivibile. Dopo essere entrato in una delle tre stanze ho provato a chiudere la porta in nome della privacy, ma ho capito presto che non c’era sufficiente posto per me e per il cesso contemporaneamente. Cioè, mi chiedo io, chi può essere cosi stupido da progettare un cesso dove non puoi chiudere la porta?! Va beh..

Dopo aver pagato un conto super disonesto, siamo andati alla ricerca di un Taxi per spostarci verso Rosarito, dove la situazione sarebbe sicuramente migliorata. In effetti non ci si può aspettare niente di entusiasmante dalle città di confine.

Trovato il Taxi abbiamo discusso sul prezzo arrivando all’onestissimo presso di 25 dollari (2,50 dollari a testa) e quindi siamo saliti a bordo del catorcio. Il Tedesco è voluto tornare a casa da solo essendo completamente terrorizzato, rimanendo così in nove a proseguire verso Rosarito.

Arrivati a Rosarito, ci siamo fatti portare in uno dei locali più popolari del posto. Questo era un bellissimo ed immenso bar sulla spiaggia, sfortunatamente quasi vuoto dato l’orario e soprattutto la stagione invernale.  Approfittando della situazione mi sono bevuto una decina di birre, per poi andare con gli altri lungo la spiaggia. Peccato fosse ormai troppo tardi, ma c’era la possibilità di andare a cavallo lungo la spiaggia. Di fianco al locale, un’immenso albergo che appariva piuttosto sicuro e confortevole, con tre piscine al centro della struttura. Beh almeno, per la prossima volta so dove trovare locale, spiaggia ed albergo decenti per trascorrere un Weekend in Mexico con possibilmente una sensuale ragazza.

Ecco qui alcune fotografie:

Finisco cosi di raccontarvi la mia esperienza in Messico.

Alla prossima ragas e scusate ancora per la mia lunga assenza.

Che bello il gioco della palla con i tre buchi!

Ciao stupendi! Come andiamo?! A scuola come va?! Spero seriamenti, che tutto proceda con serenità ed armonia e ringrazio calorosamente i miei cari amichetti per i continui incoraggiamenti a scrivere qualcosa sul mio blog (Scusate se scrivo giusto un paio di volte a settimana, ma anche in California accade di avere periodi in cui non si fa un granchè). Ammetto che sono molto stanco quindi diversamente dal solito, sarò piuttosto riassuntivo.

In ogni modo, stamattina mi sono svegliato piuttosto bene, dando il via ad una giornata un po’ più attiva e positiva del solito. Probabimente questo è stato dato anche da un’insolita lettura appena sveglio. Ieri sera, ho deciso di leggermi ogni mattina, un opuscolo ricevuto dalla cara Bortola (per gli amici “La Lina”), contenente una serie di consigli che ti aiutano a rapportarsi meglio con gli altri (oddio.. chissa cosa state pensando..ma devo ammettere che calza a pennello con il mio carattere e soprattutto in questo caso in cui devo stare 24 ore su 24 con uno stupido crucco è un’ottima soluzione per tirare avanti).

Giusto per farvi una rapido esempio, questa mattina prima di uscire per andare a scuola, Yumi, la Giapponese che solitamente trascorre 90 minuti nel cesso per fare la doccia per spalmarsi cremine, depilarsi, lasciando l’inimmaginabile sul pavimento mi ha chiesto con aria piuttosto scocciata se le prossime volte che faccio la doccia (il cui tempo per farla si aggira normalmente intorno ai 10 minuti), posso andare in camera mia ad asciugarmi i capelli per non occupare il bagno troppo a lungo. Non è tutto. Dovrei inoltre smettere di ascoltare la musica sotto la doccia perchè disturbo. Ok quest’ultima richiesta la posso anche esaudire, ma è capitato diverse volte sentire in piena notte la cara giapponesina farsi la doccia, per riprendersi dalla sbronza, stando sotto la doccia per un paio di ore, svegliano tutti quanti e questo non è sicuramente un punto a suo favore.

Normalmente mi sarebbe partito l’embolo e le avrei fatto sentire il tono dell’italiano incazzato, invece le ho risposto che ci avrei provato, con la viva speranza che si renderà conto dell’assurdità della richiesta che mi ha fatto.

A scuola è tutto andanto piuttosto bene. Essendo stato spostato prima delle vacanze di Natale in una nuova classe (High Intermediate), ho una serie di nuovi compagni di classe da conoscere. Fortunatamente la classe è composta prevalentemente da Europei, mentre nella classe precedente prevalevano Asiatici dalla pronuncia incompresibile. Questa mattina ho conosciuto un’interessante Brasialiana di presso meno 25 anni, che mi ha invitato ad un party venerdi a casa sua (Yeah!!) e mi ha chiesto se ero libero per andare Domenica a Tijuana in Mexico (YePPaA!): finalmente si intravede qualcosa da fare!

Questo pomeriggio ho seguito per la prima volta uno dei programmi pomeridiani offerti dalla scuola. Siamo andati in Clairmont (una parte di San Diego vicina a Down Town) a giocare a bowling dopo troppo tempo che non ci giocavo (probabilmente più di 5 anni). Dopo i classici primi due tiri di riscaladamento, che sono andati ovviamenti a finire nelle due canale laterali, ho cominciato a giocare decentemente concludendo meglio di quello che potevo prevedere.

Ma la nuvola di fantozzi doveva colpire anche oggi. In un’ora e mezza disponibile di gioco la macchina che riorganizza i birilli si è bloccata 3 volte facendoci perdere una buona ventina di minuti. Quindi con il colosso nella mia squadra (quello con il cappellino bianco presente nelle foto), sono andato a reclamare il problema, chiedendo a nome della mia squadra di poter recuperare i venti minuti persi dati dall’incompetenza del personale. Ovviamente hanno acconsentito, dando addirittura la disponibilità a tutte e tre le squadre di giocare venti minuti extra ma non avendo cambiato corsia il problema non è stato risolto, anzi, le altre due squadre hanno giocato e noi, poveri sfigati, ci siamo guardati negli occhi per altri venti minuti.

A parte questo particolare, mi sono divertito un sacco. Peccato che la sala Bowling sia così lontana da casa: ci sarei andato volentieri con i miei roomates.

Queste sono le foto della giornata (in attesa di riceverne altre…):

Ok gente, per oggi è tutto. Ci sentiamo presto.

One of the first partys – 14th of november 2008

Hello guys and girls. How are you? I’m so fine!

Now I can understand how the American people under 21 spend their time in USA: partys! To be honest I just knew that, but now I’m sure: I tried the style of the American’s party on my skin. So, What have I to talk about the American’s partys?? Oh a lot of alcohol, a lot of girls drunk and now I know that the worst people about drinking alcohol are the Orientals. Oh my God!

One Japanese girl in the party (I can’t really remember the name), maybe made 5 or 6 cocktail for me with 3 quarters of alcohol and one quarter of orange juice. And this not only for me but probably for almost all guys in the party.

Tim and me went to “bay point”, place for the students (like “il vantaggio” in Little Italy). Here we had to meet other 5 guys for go to the party together. We went out, then 3 guys over 21 entered to the “Drugs store” for buy some alcohol (the alcohol is the pass for the party: you have to buy something if you want to enter) while we went to the party by taxi. We arrived at 10pm. At this time there were something like 10 people not more. Just in one hour the house was almost full. Very very good time!!

I wasn’t completely drunk, i could understand every thing (Everybody that know me, know that I don’t like drink so much) but a lot of people was very very fucked! I knew two guys from Italy, very friendy but very “terroni”.

Here, you can only dream eletronic music. Here, there is only this fucking Salsa and all the stupid guys that come from America Latina had all the dance floor with the girls. I have to learn how can I dance this music! Really all the guys could dance expect me and other European people! So we had a good time except for the dance.

We came back to “bay point” by taxi. We wanted to sleep outside. It was so late to come back home. So We entered in the Melvin’s house (Melvin is the guy with the chewgum in the photos of the party), I played a little bit guitar and than we went to bad. We woke up at 2 o’clock and we went to jacuzzi (exclusive for the people of bay point): it was very relaxing (maybe the water was something like 60 degrees: it was very hard while i was entering in the water). After a couple of hours we came back home at 6.40pm.

Anyway i had a very good time and i hope to do something like this very soon.

Here there are some photo of the party and the day after:

Ok.. for today that’s all..

See you soon my dears!!!

byezzz