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Un Weekend tra poker e montagne russe!

Ciao bella gente come andiamo?! Li il clima stà migliorando un po’, o c’è lo stesso freddo polare del primo Gennaio?! Qua il tempo, piano piano, si stà ristabilizzando sui 20 grandi costanti. Non se ne potevo più di quei miseri sei-sette gradi di mattina. Sembra che vi stia prendendo per il culo, ma è stato davvero insolito trascorrere l’inverno con un clima del genere e qua tutti quanti stavano impazzendo non avendo praticamente vestiti pesanti da poter mettere.

A parte il tempo, io da qua non posso fare molto, ma sappiate che faccio sempre il tifo per tutti quanti voi, sia studiosi che lavoratori (tenete botta!!!). In secondo luogo, mi piacerebbe invitare nuovamente tutti i lettori che normalmente non lasciano commenti a lasciarne, essendo consapevo che ci sono parecchi di voi che leggono abitualmente, ma mi contattano solo privatamente scrivendo cose stupende che mi piacerebbe farle leggere a tutti. Dai ragazzi, fatevi coraggio!!

In ogni modo, oggi è stata una giornata difficile. La mia cara “sorellina” Deborah, ha abbandonato casa Graves essendo il suo ultimo giorno, lasciandoci un po’ tutti quanti soli soletti. Era davvero un ragazza dolce e piena di senso dell’umorismo. Ci siamo promessi a vicenda di rivederci presto: Lei verrà presto a visitare l’Italia ed io prima o poi, appena troverò tempo e denaro per farlo andrò a visitare il Brasile. Spero davvero di avere, prima o poi, l’oppurtunità di farlo. In ogni modo in casa Graves tutto è destinato a cambiare e tra poco, a riempire la camera di Deborah, arriverrà una nuova ragazza Tedesca di origine Turca. In due settimane scopriremo chi è questa tanto nominata “Tedescurca”. .

A parte quest’ultima news non troppo entusiasmante, devo dire di aver passato un weekend piuttosto intenso ed attivo.

E’ da quache settimana che un Venerdi sera Si ed un Venerdì sera No, io ed il mio roomate, insieme ad altri 5 ragazzi ci troviamo a giocando a Poker – Texas Hold’em. Questo Venerdì sera, io e Tim abbiamo invitato i ragazzi a casa nostra per ricambiare tutta l’ospitalità ricevuta fino ad allora. A casa nostra e possibile trovare qualsiasi tipo di oggetto che può essere utilizzato per giocare a carte e/o a dadi quindi, prima che i ragazzi arrivassero, abbiamo sistemato a dovere il tavolo da gioco cercando di rendere l’ambiente il più professionale possibile. In ogni modo ogni Venerdì non gioco più di 10$ considerando che se perdo mi viene a costare come un biglietto del cinema e se vinco ho più verdoni da spendere per la settimana seguente senza sottolineare che in ogni modo mi diverto come un coglione.

Ovviamente questo Venerdì ho perso totalmente tutto il deca contro il frocio del mio roomade che mi ha stracciato alzando un all-In con 4 Queen, due Q sul tavolo e due Q in mano contro la mia paurosa scala 10, J, Q, K, A con 10 e A in mano. Essendo quasi sicuro di vincere ho ovviamente chiamato, perdendo! Vedremo il prossimo Venerdì come andrò a finire..

Siamo andati a letto alle 3 di notte sapendo che il giorno dopo dovevamo svegliarci alle sei di mattina dovendo andare con Derek a Los Angeles in “Six Flags Magic Mountain” che è una sorta di mega parco dei divertimenti prevalentemente per adulti con decine di tipi diversi  di motagne russe. Verso le sette di mattina, con un paio di macchine cariche di persone ci siamo avviati da Old Town verso LA arrivando un paio di ore dopo. Io sono stato caricato da Derek ed in macchina insieme a me c’erano Tim & Julia (una delle Brasiliane). Nell’altra macchina c’erano Marco, Max & Bedo che avevano deciso di unirsi a noi appena il giorno prima durante la serata poker.

Arrivati, ci siamo diretti verso l’entrata, abbiamo pagato l’ingresso giornaliero ridotto (30$), grazie a tre coupon che Max, Derek & Marco si erano portati da casa e siamo entrati verso le dieci e mezza di mattina. Abbiamo provato tutti i tipi di montagne russe presenti nel parco e verso la fine della giornata io, Tim & Bedo, abbiamo provato un’attrazione che ci è costata extra-money ma ne è sicuramente valsa la pena (in fondo all’articolo il video del “salto”).

Ecco qua alcune foto della seratina sul tavolo verde e qualche foto in Six Flags:

Ed ecco il video dell’attrazione che ci è costata extra-money: DIVE DEVIL!!

Fatemi sapere se il video vi è piaciuto.. Mi è costato diverse ore di lavoro.. (quelli del luna park mi hanno passato il video sotto un formato “exe”.. Giusto per chi ne capisce qualcosa, io ho Mac a cui gli “exe” non piacciono troppo..)

Per oggi è tutto.

A risentirci “preso” =)

Trip to Los Angeles!

Salve a tutti amanti di “Full immersion nel megalomanismo”. Come va?

Introduco subito dicendovi che oggi sono stato con le palle al frullo tutta la giornata e ciò non è stato per niente piacevole. Sono le 20.26 e ho appena finito di cenare da solo, non essendomi svegliato quando il mio caro “Roomie”, Timothy, mi ha provato a chiamare per andare a tavola. Ebbene sì, ho dormito tutto il pomeriggio essendo stata una di quelle giornate in cui ti svegli distrutto. Odio questo tipo di giornate in cui fai fatica a contrarre i muscoli del collo per tenere su la testa tanto sei stanco, non reagisci a nessun tipo di stimolo esterno non riuscendo in niente di quello che provi a fare e di conseguenza tratti le persone intorno a te da schifo per scaricarti dell’energia negativa che ti pervade.

In ogni modo ora parliamo di queste indimenticabili tre giornate trascorse in LA con Filepe (un ragazzo Brasiliano), Priscila (una delle Brasiliane nella mia scuola, che dovreste già tutti conoscere) e Moon (una ragazza Coreana) la roomate di Priscila.

Siamo partiti Venerdì 16 verso le 15.00 di pomeriggio, con una sfavillante “Kia” noleggiata di fianco a scuola. Abbiamo fatto un viaggio piuttosto stressante essendoci persi diverse volte grazie ad una cartina che poteva sembrare una mappa del tesore che trovi dentro le uova di pasqua tanto era poco dettagliata. Basta dire che il tempo previsto da “Google maps” era due ore e mezza e noi abbiamo battuto le stime con 4 ore e mezza di viaggio. Però ora, possiamo dire di essere orgogliosi di avere risparmiato 60$ giornalieri di noleggio GPS. Una volta arrivati a Los Angeles, abbiamo impiegato un’altra buona mezz’ora per trovare l’ostello “Banana bungalowus” prenotato tre giorni prima da Filipe per cinque persone.

Una volta entrati, dopo aver pagato una multa di 7$ per non esserci presentati in 5 ma in 4, abbiamo compilato un paio di moduli ed in fine ci hanno chiesto i passaporti. Passaporto?! Io non me l’ero portato il passaporto! Avevo chiesto a Deborah (già stata in LA il mese scorso) se era necessario portare passaporto o documenti tipo visto e quant’altro ma mi aveva risposto con una certa sicurezza che non era neccessario. Quindi, dopo aver ricevuto del cretino da tutti quanti, ho supplicato il responsabile di accettarmi comunque nell’ostello, non potendo dormire per la strada. Dopo una decina di minuti ha deciso di chiudere un occhio accettando la mia “student card”. Un’altra spiacevole notizia mi stava aspettano dietro l’angolo. “Boys and girls in different rooms guys! I’m sorry this is our rule..For you guys room number 111 and for you girls room number 89″. Io che non era mai stato prima in un’ostello, pensavo ci aspettasse una camera da condividere con altre persone che non conosciavamo ok, ma non pensavo ci avrebbero diviso così brutalmente.

Questo sì che è stato un brillante inizio!

In ogni modo, dopo aver ricevuto lenzuoni e coperte per farci il letto ci siamo diretti verso la camera 111. Sono entrato e mi sono presentato ai ragazzi che erano presenti nella stanza. “Hey how is going guys?! Nice to meet you, my name is Francesco. you guys?! What’s your name?!” e i due ragazzi “Hi, my name is Francesco..” “..and my name is Matteo. Nice to meet you!”. Evvai! Due Sardi, uno di 18 ed uno di 19 anni, nella mia stessa stanza. Non aspettavo niente di meglio che due italiani terroni per migliorare il mio inglese. I due ragazzi, dopo aver capito da dove venivo, hanno cominciato a parlare e a fare battute in Italiano, ma io, che non avevo la benchè minima intenziona di parlare Italiano, ho chiarito immediatamente la situazione spiegando di voler parlare solo inglese, primo perchè volevo migliorare il mio inglese e secondo perchè Felipi non avrebbe potuto capire niente.

In ogni modo, quella stessa sera l’ostello prevedeva un piccolo party, offrendo a tutti immangiabili lasagne surgelate e birra a volontà. Dopo aver capito che era infattibile cenare con le lasagne Americane, io, Felipe & Moon, siamo andati fuori a mangiarci una pizza. Priscila, che aveva guidato tutto il pomeriggio, era esausta, andando così a letto a riposarsi per il giorno seguente. Dopo aver mangiato una “Pizza alla Bolghognese(?!?)”, abbiamo deciso di tornare all’ostello e partecipare quindi al party. C’erano un sacco di persone e la musica non era niente male, ma dato in tempo di merda e la situazione insolita che mi aveva colto di sorpresa, siamo andati a letto dopo un paio di birre.

Il giorno seguente ci siamo svegliati alle 8.30, abbiamo fatto colazione ed in fine abbiamo deciso insieme l’itinearario da seguire. Il tempo, come previsto dal meteo era piovoso, quindi l’umore generale non era dei più allegri. In ogni modo, una della compagne di stanza di Priscila e Moon ha deciso di unirsi a noi per passare la giornata girando intorno a LA.

La prima meta è stata Hollywood. Abbiamo percorso tutta la “walk of stars”, ossia il lungo famoso marciapiede roconosciuto per le stelle di Hollywood impresse sulle mattonelle e abbiamo visitato lo spiazzo con impronte di scarpe, piedi e dediche di diversi attori famori. Dopo aver visitato Hollywood, grazie a Dio ha smesso di piovere e quindi, ci siamo diretti verso Little Tokyo con un po’ più di entusiasmo. Sinceramente pensavo fosse qualcosa di entusiasmante, ma in realtà è stata una profonda delusione, quindi, dopo dieci minuti, abbiamo deciso di passare alla prossima meta: China Town.

In China Town la parte più interessante è stata “China Town Plaza”, ossia un piazza piena di negozietti cinesi di ogni tipo. Era possibile comprare dalle spade vecchio stile ninja, ai coltellini stile mafia cinese 100%, alle statuette di buddah di diverse dimensioni, ai gibai (tipico vestito elegante femminile), ai “bong” della richezza e della fortuna. Verso 12.00 abbiamo deciso di cercare un ristorante non troppo costoso dove poter pranzare. Eravamo in China Town quindi perchè non approfittarne e mangiare cinese?! Quindi ci siamo incamminati verso il primo ristorante che mostrasse una “A” diffianco alla porta (ossia il grado di pulizia certificato dall’ispezione sanitaria) e siamo siamo entrati ordinando un tavolo per cinque persone. C’è chi ha mangiato spaghetti in brodo e c’è chi come me, ha mangiato porzioni interminabili di riso e carne. I cinesi non scherzano mica. Mi hanno servito un piatto di carne che poteva sfamare tranquillamente 10 americani di stazza pesante. Dopo aver finito di mangiare, abbiamo pagato il conto e quindi ci siamo diretti verso la macchina.

Dopo una mezz’oretta impiegata a capire che strada dovessimo prendere, ci siamo diretti verso “Beverly hills”. Abbiamo visitato il quartiere con le ville dei personaggi americani più famosi, dopodichè ci siamo diretti verso la piazza con i negozi più costosi del mondo. In questa piazza potevi trovare gioielli con incastonati migliaia di diamanti, vestiti costosissimi Italiani, opere d’arte moderna e orologi pubblicizzati dall’attore dell’ultimissimo 007. Ovviamente agenti della sicurezza distibuiti dappertutto che ti squadrava da cima a fondo. La cosa ridicolo di quella piazza e che la cosa più economica che ho visto è stato un paio di occhiali di Channel da 690$.

Dopo questa “scampagnata” in mezzo a nogozi chic e gente snob, siamo tornati alla realtà e ci siamo diretti verso il nostro povero e triste ostello “Banana bungalowus”. Una volta arrivati, ci siamo messi d’accordo per andare a mangiare fuori qualcosa di veloce. Dopo aver cenato in un ristorante Americano, ci siamo diretti verso l’ostello decidendo così di concludere la giornata andando a letto. Il giorno seguente ci siamo svegliati verso le 8 e dopo aver fatto colazione abbiamo fatto le valigie pronti per ritornare a casa. L’ultima giornata l’abbiamo dedicata alla costa. Quindi abbiamo visitato Santa Monica, Venice beach ed in fine Newport Beach. Venice Beach, la spiaggia riconosciuta per incontrare personaggi famosi, è stata magnifica. Appena sceso dalla macchina, sono passato di fronte ad uno degli attori della serie televisiva Dr. House (questo tappetto qui) ed ero talmente eccitato che sono corso verso Priscila, Filipe & Moon a spiegare affannosamente chi avevo visto. Appena realizzo di voler fare una foto, provo a cercarlo ma ovviamente era scomparso. Questo è tutto gente. Ecco il video mixato esclusivamente per voi! Fatemi sapere se vi piace..

Ed ecco le foto:

Alla prossima ragazzi!

Funny video about a blonde girl

This video was send by Judy to me

That’s all.

See you the next one!

Video pazzo dopo 3 tazze di caffè!

Lasciate stare… lo so… non sono a posto… lo so… lo so!

Prima buca di due maledette Txoxe..

Guardate e ridete… se capite qualcosa del mio ancora ignorantissimo inglese..