June 20th, 2010
Why I Blog
Mi piace parlare. Amo comunicare con la gente intorno a me. Adoro esprimere la mia opinione riguardo qualsiasi cosa che sia di mia conoscenza. Sono molto estroverso. Ma certe volte mi capita di espormi troppo dicendo cose che altri non dovrebbero sapere, cose che dovrebbero restare sul personale.
Scrivendo, mi sento meglio. Pensieri, idee, opinioni, sembrano diventare piu’ chiari ed ordinati una volta nero su bianco. Mi sento meno confuso.
Mi piace fare dramma e so che a voi piace leggere dramma. Molte volte, questo e’ uno degli ingredienti principali che caratterizza i miei articoli. Un po’ come giornali e telegiornali: moltiplico i numeri di morti per due, tengo le catastrofi in prima pagina, mentre dedico due misere facciate alle “buone notizie.” Quindi d’ora in poi, non prendetemi piú sul serio, quello che dico non e’ attendibile!
Quando sono giu’ di morale leggere i vostri commenti mi aiuta davvero tanto. Spero vi rendiate conto del fatto che un paio di commenti per giorno rendono la mia giornata davvero migliore. La distanza tra me e voi diventa quasi irrilevante quando vedo uno di voi rispondere ad uno dei miei post. Ma tutti quelli che mi conoscono decentemente sanno che mi eccito per le cose piu’ piccole. Tutte quelle cose che voi pensiate siano irrilevanti, tipo un “2 new comments” evidenziato in rosso nella mia bacheca di wordpress, sono una di quelle cose che mi stampano un sorriso sulla faccia nelle giornate di pioggia. State piangendo? Ne sono sicuro. Quando si tratta di scrivere dramma sono meglio del canale americano TNT.
In genere, i blogger scrivono per ricordare momenti, per aprire discussioni, per sfogarsi, o semplicemente per comunicare novita’ ai lettori. Senza dubbio io seguo ognuno di questi esempi, ma mi sembra quasi di avere un motivo in piu’ fuori dall’ordinario.
Scrivere questo blog mi aiuta ad essere piu’ aperto a nuove esperienze e di conseguenza mi aiuta a farmi sentire piu’ vivo. Cercando di essere piu’ chiari, sin da piccolo ho sempre preferito dire no invece di dire si a qualcosa di nuovo. Ho sempre preferito essere pigro e noioso invece che correre il rischio nel provare cose nuove. Da quando ho cominciato a scrivere questo blog mi sento in dovere di darvi novita’ e con cio’, chiaramente, sono obbligato a provare cose nuove (altrimenti avrei chiuso bottega mesi fa). D’altra parte pero’, non intendo dire che se non fosse per FINM ozierei da mattina a sera, assolutamente no. Mantenere FINM vivo, e’ un buon modo per incentivarmi ad essere una persona piu’ attiva.
Ogni volta che scrivo qualcosa di nuovo presumo di rileggerlo in futuro, per esempio quando saro’ quaranta o forse cinquantenne. Rileggere i miei stupidi articoli scritti alla giovane eta’ di vent’anni sara’ sicuramente qualcosa inestimabile (anche se non centra un tubo con quello che sto’ dicendo, ho dovuto tradurre la parola “priceless” per ricordarmi come avrei potuto dire “senza prezzo” in italiano tramite una sola parola… sono ammutolito).
That’s why I blog.